BIRRA E CIBO
Nel cercare d'introdurre le basi dell'abbinamento cibo-birra, osserviamo come alcune regole di base valide per il vino possano in parte trasporsi anche al mondo brassicolo. Una fondamentale norma prevede di osservare gli abbinamenti in base ai principi di contrapposizione, concordanza e valorizzazione.
Anzitutto la struttura, l'intensità e la persistenza di un piatto devono concordare con quelli presenti nella birra in degustazione, mentre in genere si osservano i principi della contrapposizione gustativa se, per esempio, si cerca di bilanciare le durezze della birra (magari collegate all'amaro o al livello di acidità) con le componenti morbide e avvolgenti del piatto. La dolcezza di una birra vedrà di nuovo di buon grado l'abbinamento per concordanza con la dolcezza di un piatto, ma potremmo anche osservare fenomeni di abbinamento di solito estranei alle logiche di abbinamento cibo-vino. Un esempio è costituito dai fenomeni di valorizzazione. In rari casi è possibile osservare come alcune componenti amaricanti nelle birre possano essere valorizzate da abbinamenti coraggiosi, in cui prevalgono le stesse sensazioni erbacee o amarognole, o ancora la grande acidità di una Gueuze potrebbe essere ben bilanciata dalla valorizzazione del gusto tendenzialmente acidulo di un'insalata di patate e sottaceti.
Le logiche alla base dell'abbinamento sono molto complesse e per uno studio approfondito si rimanda ai capitoli dedicati nel libro dell'AIS Birra, è tempo di conoscerla, ma per velleità di completezza a scopo orientativo ecco un utile schema: