"Infatti come il fuoco estrae e separa ciò che è ottimo e precisamente la vita stessa e lo spirito stesso e li trasporta in alto perché occupino il posto più elevato, lasciando invece la materia in basso […] così anche Iddio, mediante l'ultimo giorno e il Giudizio, separerà, come il fuoco, i giusti dagli ingiusti: quelli ascenderanno al cielo e saranno vivi, questi invece scenderanno all'inferno e lì staranno morti" (Martin Lutero, Tischreden, 1556).
E se un sistema di raffreddamento che consentiva il totale recupero dei vapori idroalcolici sviluppatisi nella distillazione si trova già nei Consilia di Taddeo Alderotti (1215-1295 ca.), uno dei medici più celebri dell'età medievale, docente allo studium di Bologna, nel 1609 si hanno le prime apparizioni di quelli che saranno gli antenati della moderna colonna di distillazione. "L'Idra a Sette Teste" dello scienziato e alchimista napoletano Giovanni Battista Della Porta costituisce il primo sistema di distillazione a colonna primordiale, che verrà poi sviluppato in seguito.
Secoli significativi sono anche quelli a seguire, che vedono molteplici sviluppi per arrivare, oltre duecento anni dopo, all'efficiente macchina per la distillazione messa a punto dall'irlandese Aeneas Coffey. Non per caso anche oggi, nel mondo anglosassone, la colonna di distillazione continua si chiama Coffey still.