Calvados
Acquavite realizzata distillando il fermentato ottenuto dalle mele (e in parte anche dalle pere) che, a volte, viene anche consumato in quanto tale. Stiamo parlando del sidro e, nel caso del Calvados, la zona interessata è la Normandia, nel Nord-Ovest della Francia.
La storia della nascita e dell'evoluzione di questo distillato è antica: la sua produzione è stata ufficialmente censita e catalogata già dalla fine del Sedicesimo secolo. All'inizio del successivo, venne fondata la corporazione dei distillatori del sidro e le operazioni di tutela del prodotto cominciarono a essere regolamentate dal 1607, per arrivare addirittura, qualche decina d'anni dopo, a impedirne la produzione al di fuori di un'area ben circoscritta. Anche in questo caso, come avvenne per altri distillati che vedremo in seguito, l'arrivo in Europa della fillossera rappresentò per il Calvados una grande opportunità di sostituirsi al Cognac ed essere conosciuto nel mondo.
Dal 1942, il Calvados gode della classificazione in AOC (Appelation d'Origine Contrôlée), che ne tutela il prodotto e detta le regole per la produzione.
L'AOC prevede le seguenti classificazioni:
- Pays d'Auge: area limitata a una singola zona dell'Est della Normandia, presenta un disciplinare molto rigido che impone la doppia distillazione in alambicco discontinuo; il distillato ottenuto dev'essere invecchiato almeno 2 anni in botti di rovere. Comprende circa il 25% della produzione totale;
- Calvados: la dizione generica comprende oltre il 70% della produzione totale e include una vasta area geografica. Dev'essere realizzato utilizzando il 100% di mele. Non è reso obbligatorio il metodo di distillazione e viene prodotto soprattutto con distillazione continua in alambicco a colonna. Anche in questo caso l'invecchiamento minimo dev'essere di almeno 2 anni;