ALCUNI TRA I PIÙ COMUNI E DIFFUSI LIQUORI
Alchermes: liquore che nasce a Firenze, creato dai frati domenicani nell'opificio farmaceutico di Santa Maria Novella. È l'unico liquore con componenti animali, poiché il colore rosso derivava dall'infusione in alcol di una cocciniglia con un potere colorante molto intenso e potente. Sono poi cannella, cardamomo, coriandolo e agrumi, oltre a essenze di fiori, a completare un quadro aromatico che nulla ha a che vedere con altri liquori colorati di rosso e di grande diffusione commerciale. Oggi è usato soprattutto nelle grandi preparazioni di pasticceria, ma non è più un insetto a fornire il carattere cromatico, bensì coloranti di origine sintetica.
Amaretto: visto il grande successo del liquore prodotto dalla ILLVA di Saronno, molti marchi produssero il proprio amaretto, in effetti molto dolce. Nonostante questo, proprio l'originale (sulla cui etichetta scompare la dizione "amaretto") continua a essere uno dei liquori più venduti al mondo. È un preparato da infusione alcolica i cui ingredienti principali sono le mandorle amare, affiancate da altri aromatizzanti quali erbe e frutti. Nonostante il nome, rimane ben lontano dalla categoria merceologica degli amari.
Cherry: è il frutto della macerazione, a volte lunghissima, delle ciliegie in alcol buon gusto, ovvero in brandy o addirittura Cognac, poi completata con altri correttivi ed elementi aromatizzanti.
Frangelico: è quasi un paradosso trovarsi di fronte a un liquore molto conosciuto all'estero e di scarsa diffusione in Italia, prodotto in Piemonte. La ricetta si basa sull'aromatizzazione data dalle nocciole e da spezie.
Cordiale: liquore che sta ormai scomparendo dai mercati, nasce dalla distillazione di un'infusione idroalcolica di frutta, erbe e diverse spezie. Spesso in passato usato come corroborante delle fatiche militari, può trovare impegno nella miscelazione.