Struttura della carta dei vini

Una volta compiute le scelte e deciso come impostare la successione dei vini sulla carta, bisogna passare alla stesura. Bisogna stabilire quali dati indicare in funzione della tipologia di locale. Alcune carte dei vini sono proposte in ambiti dove il personale formato è limitato o assente, bisogna quindi che la carta sia abbastanza esaustiva per far sì che il cliente scelga in autonomia e in tempi brevi. Nei locali dove la proposta è articolata e il servizio molto presente, sarà il sommelier a consigliare e seguire il cliente durante il pasto.

Informazioni essenziali:

  • se la carta è composta da numerosi vini, è opportuno che la selezione sia preceduta da una breve introduzione, che fornirà una chiave di lettura, cioè il criterio con il quale sono stati elencati i vini, in modo che il cliente sia posto nelle condizioni di capire facilmente dove potrà trovare il vino desiderato, senza dover leggere tutta la carta. L'introduzione è anche il pretesto per raccontare la filosofia che sta a monte delle scelte fatte, motivando le passioni di chi l'ha realizzata; per alcuni clienti può essere un piacevole passatempo leggerla prima di passare alla scelta del vino;
  • per alcune carte sarebbe opportuno far precedere l'elenco dei vini da un sommario, utile quando i vini sono numerosi; alcuni consumatori preferiscono orientarsi con quello oppure partono già con l'idea di bere un vino di un determinato luogo o appartenente a una specifica tipologia; in questo modo si agevola la consultazione;
  • il nome del vino presentato deve rispecchiare quanto presente sull'etichetta e tutti i termini riportati con i caratteri più grandi. Per esempio, se il vino si chiama Chianti Classico Gran Selezione, va riportato tutto; se poi il vino porta un nome, che potrebbe essere quello del vigneto o un nome di fantasia, legato alla famiglia che l'ha prodotto o a luoghi e tradizioni, anche quello va riportato sulla carta dei vini;
  • l'annata di produzione, per quei vini che la citano sull'etichetta, va sempre riportata, tanto più se quel vino è famoso per essere longevo oppure per avere un valore economico variabile in rapporto al millesimo di produzione. L'assenza del dato potrebbe portare a fraintendimenti e insoddisfazioni. Per quei vini che non la riportano, su tutti gli spumanti, soprattutto i metodo classico frutto di assemblaggio verticale, cioè di diverse annate, si tende a riportare un acronimo come NV (Non-Vintage), SA (Sans-Année o Senza Annata), MV (Multi-Vintage), MM (Multi-Millésimes);