- Per vini dolci passiti o liquorosi i calici si fanno più minuti, anche perché la quantità servita si dovrebbe ridurre, con forme più o meno slanciate in rapporto alle caratteristiche da esaltare: meglio che il calice tenda a chiudere un po' in caso di dolcezza pronunciata, per orientare il sorso lontano dalla punta della lingua, che interagisce subito con gli zuccheri, per non rendere il vino stucchevole. Nel caso dei vini liquorosi, l'orientamento può essere più verticale e aperto (calice 7).
Lavaggio e cura dei calici
La qualità di un vino passa anche dalla qualità del servizio, di conseguenza dalle performance degli strumenti utilizzati, soprattutto i calici. Senza un'adeguata manutenzione, si rischia di vanificare lo scopo del calice; vanno perciò osservate alcune regole in merito al corretto lavaggio e stoccaggio.
I macchinari adibiti al lavaggio delle stoviglie, e in particolare a quello dei calici, hanno subito una rivoluzione negli ultimi 15-20 anni. Tecnologie moderne permettono di effettuare lavaggi rapidi, risparmiando acqua e detergenti, con un impatto ambientale molto più contenuto. Certi macchinari, usati da quelle attività che vogliono valorizzare al massimo il servizio del vino, prevedono la demineralizzazione totale dell'acqua, con ciclo di risciacquo ad alte temperature; questo fa sì che il calice non debba essere più toccato, ma venga lasciato nella cesta di lavaggio fino a completa asciugatura, dopo qualche minuto; l'assenza totale di minerali non lascia aloni sul vetro o cristallo, togliendo di mezzo, di fatto, il possibile errore umano, comprese le rotture per una scorretta impugnatura durante l'asciugatura, oppure la richiesta di cambiare i calici per via degli aloni di lavaggio o dei pelucchi degli strofinacci utilizzati per l'asciugatura.
Per l'uso casalingo si consiglia di lavarli sotto acqua corrente molto calda, utilizzare un detergente il più neutro possibile e sciacquare con cura più volte. Per l'asciugatura utilizzare due panni di lucidatura, uno per ciascuna mano, in lino o in tessuti tecnici, per evitare di lasciare residui sul calice. Nell'asciugatura dei calici lavorati a mano e con lunghi steli, meglio evitare d'impugnare il calice per la base, perché lo stelo potrebbe spezzarsi.
I calici, una volta lavati e asciugati, vanno mantenuti in posizione verticale al riparo da polvere e aromi intensi; è essenziale che il bicchiere, al momento dell'uso, non abbia odori estranei che potrebbero penalizzare l'esame olfattivo.
Tutti i calici vanno maneggiati il meno possibile e presi solo per lo stelo, trasportandoli su appositi vassoi.