Gli strumenti per un eccellente servizio
Il cavatappi per un sommelier è come un metro pieghevole per un capo cantiere o come la bacchetta per un direttore d'orchestra. Diviene con il tempo una naturale estensione del nostro corpo, pronto a liberare i vini dalla costrizione della bottiglia. Il progenitore del cavatappi è considerato il cavapallottole, strumento usato per togliere le pallottole inesplose inceppate nelle canne di pistole e fucili; la sua forma a elica montata su un manico ricalca lo schema di base di un cavatappi. Il primo brevetto inglese risale al 1795, cui ne seguì uno francese del 1802. I primi cavatappi erano definiti a scatto, cioè una volta infilato il verme a spirale nel sughero si doveva strattonare tramite il manico per l'estrazione del tappo. Il cavatappi a leva come lo conosciamo oggi nasce da un'idea di Karl F.A. Wienke, ed è rimasto pressoché lo stesso da quando fu brevettato per la prima volta a Rostock, in Germania, nel 1882. Insuperabile nella sua combinazione di semplicità, praticità e prezzo, il cavatappi a leva singola è tuttora prodotto in serie in tutto il mondo.
Il Waiter's o Butler's Friend (letteralmente "l'amico del cameriere", o del maggiordomo) fu così chiamato perché si poteva ripiegare con facilità, ed essendo lungo appena 11,5 centimetri, poteva essere conservato in tasca, riscuotendo per questo un gran consenso tra il personale di sala. Oggi è considerato anche oggetto di design, oltre che pratico strumento, dalle moltissime forme, tipologie e meccanismi di funzionamento.
I più gettonati sono quelli con doppio punto di appoggio, che permettono di mantenere dritto il tappo durante l'estrazione, comunemente definiti "a doppia leva".
