Se il clima è molto asciutto, addirittura arido come in alcune zone in Australia, Spagna, Cile e Turchia, oppure nelle annate molto calde e con poca pioggia, può essere necessario ricorrere all’irrigazione artificiale.
In passato, dove possibile, si faceva ricorso all’irrigazione per scorrimento in fossi, che però è poco sostenibile per i grandi volumi d’acqua richiesti. Oggi si fa invece ricorso all’irrigazione a goccia, con tubi disposti lungo i filari o interrati, che attraverso piccoli fori distribuiscono piccole quantità d’acqua, per garantire una buona umidità del suolo senza sprechi. In Italia molti disciplinari di produzione vietano qualunque intervento d’irrigazione artificiale, se non per gli interventi di soccorso. Nelle annate molto calde e asciutte e nelle zone meno piovose, l’irrigazione non va però più vista come una pratica di forzatura della vite, ma come uno strumento per mantenere l’equilibrio qualitativo tra acidi e zuccheri nell’uva.

LA VENDEMMIA

Se tutto procede bene, si arriva finalmente al momento della raccolta dell’uva nel quale, dopo aver seguito con grande cura ogni momento dello sviluppo della vite e della maturazione dei grappoli, vanno scelti con altrettanta attenzione il momento e le modalità della vendemmia.
La vendemmia manuale è la più delicata. Permette di scegliere e tagliare con le forbici i grappoli perfettamente maturi, portandoli in cantina in piccoli contenitori (cassette, ceste, bins) senza che vengano schiacciati. Il danneggiamento degli acini provocherebbe la
fuoriuscita del succo ricco di zuccheri, che favorirebbe l’azione dei lieviti selvaggi presenti sulle bucce delle uve, lo sviluppo di batteri e l’avvio di processi di ossidazione. Tutto questo è molto grave per le uve bianche, perché porterebbe a un mosto impoverito nei profumi, più ricco di acidi volatili e di colore più scuro. In alcune zone molto calde, per limitare al minimo queste eventualità, il cui rischio aumenta con la temperatura, la vendemmia è realizzata di notte, alla luce di lampade, per raccogliere l’uva a temperatura più bassa.