Secondo i dati OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin), la produzione mondiale di vino nel 2022 è stata di circa 260 milioni di ettolitri. L’Italia è il Paese che produce più vino al mondo, con una produzione di circa 50 milioni di ettolitri, seguita dalla Francia (45 milioni), dalla Spagna (41 milioni) e dagli Stati Uniti (25 milioni). L’Italia e la Francia producono insieme circa il 36% del vino mondiale e il 60% del vino europeo.
Il consumo di vino nel mondo nel 2022 è stato di 232 milioni di ettolitri, con un calo di 10 milioni di ettolitri rispetto agli ultimi dieci anni. In testa troviamo gli Stati Uniti, con un consumo di 34 milioni di ettolitri, seguiti da Francia (25,3 milioni di ettolitri), Italia (23 milioni) e Germania (19,4).

DALL’UVA AL MOSTO

Il metabolismo della pianta, influenzato dai fattori ambientali come luce, calore e disponibilità idrico-nutrizionale del suolo, porta alla progressiva maturazione dell’acino d’uva. In linea generale, con il progredire della maturazione si ha un incremento della concentrazione zuccherina e dei composti polifenolici grazie a una maggiore sintesi da parte della pianta. Inoltre, con velocità differente in funzione dell’ambiente e della varietà, si ha una graduale diminuzione della componente acida.
La data vendemmiale è decisa in funzione di: controlli visivi dei grappoli per valutare lo stato sanitario (eventuale insorgenza di malattie fungine o altri danni), degustazione degli acini, controlli analitici in laboratorio con analisi chimico-fisiche. Verificare la concentrazione zuccherina, il quadro acido, il pH (maturità tecnologica), la componente polifenolica (maturità fenolica) e aromatica (maturità aromatica) permette di scegliere il giorno migliore in funzione dell’obiettivo produttivo che ci si è posti.
La raccolta delle uve può essere manuale o meccanica. Nel primo caso si riesce a effettuare una prima cernita delle uve in campo; questa tipologia di raccolta viene effettuata in zone particolarmente scoscese e ripide. Le uve raccolte a mano vengono poste in ceste, soprattutto di materiale plastico, che possono essere trasportate oppure svuotate in carri trainati da trattori o camion e portati in cantina. Per quanto riguarda invece la vendemmia meccanica, si ha un distacco dell’acino dal raspo dovuto a un movimento oscillatorio della macchina vendemmiatrice; il raspo rimane attaccato alla pianta, mentre gli acini vengono raccolti in appositi rimorchi e trasportati in cantina.