volti noti L'ANIMA ANTICA DELLA MONTAGNA Ha abbandonato la carriera e le colline di Conegliano per trasferirsi in Cadore, nella casa dei nonni. Lo scrittore Francesco Vidotto e la sua affascinante filosofia di vita di Giambattista Marchetto Sembra che tutto sia iniziato con “La storia infinita” di Michael Ende. Il piccolo Francesco Vidotto aveva visto il film e poi ha comperato il libro. «È stato amore», ricorda. E dopo una fanciullezza e un’adolescenza passata a divorare libri, a suonare e comporre canzoni, tra immersioni, arrampicate e sci alpinismo, Vidotto inizia a scrivere. Spinto da Pupi Avati e da Mauro Corona, si affaccia al mondo dell’editoria e nel 2005 esce “Il selvaggio” per i tipi dell’editore Carabba a Lanciano, seguito nel 2007 da “Signore delle Cime”. I successivi “Siro” e “Oceano” – pubblicati da Minerva – sono due piccoli miracoli dell’editoria indipendente, vendendo molto grazie al passaparola, e nel 2016 Mondadori pubblica “Fabro”. Nel 2020 abbandona il percorso lavorativo da consulente, manager e imprenditore. Il cammino da scrittore di Francesco Vidotto è intimo e universale, con una presenza costante: la montagna, dove è tornato e dove ha scelto di vivere nella vecchia casa dei nonni. Ritratto di Vidotto in montagna.