la verticale BARRICAIA BRUT L’emozionante verticale storica del vino simbolo di Villa Rinaldi. Un racconto in sei calici di Aldo Naddeo “Contra aquam remigamus”, forse nasce da qui il capolavoro Barricaia Brut. Ma, ancor meglio, avere il coraggio di andare controcorrente è ancor più difficile della decisione stessa di farlo. Le voci che possono nascere in un paesino di poche migliaia di anime come Soave, la follia che prende la testa… cosa ne vuol sapere più dei libri? Pensieri difficili quelli di Rinaldo Rinaldi, che, credendo in un futuro spumantistico, decide di lasciarsi sempre quella piccola percentuale di dubbio proveniente dal passato e affrontare a testa alta la sua idea di cantina. Così nasce Villa Rinaldi, un cambiamento di passo verso una selezione di uve provenienti inizialmente da parcelle ben selezionate del Trentino, per poi espandersi in Alto Adige, seguendo quel concetto che possiamo tradurre con un termine che tutti vorrebbero usare, ma pochi riescono a mettere in pratica: qualità. È sempre stato chiaro nella mente di uno spumantista che la base vino deve necessariamente partire da un’eccellenza. Ma perché, allora, non allargare anche qui gli orizzonti e sperimentare un passaggio in barrique? Non dimentichiamoci che il legno nei vini bianchi era considerato una sorta di sacrilegio negli anni ‘60 e ‘70, ma nel mondo del vino non può esistere il “contro ogni ragionevole dubbio”, soprattutto per un visionario come Rinaldo.