CAPITOLO XXII

1895: ANNO MAGICO PER CASALE E ARTURO MARESCALCHI

Una sottolineatura particolare sull’anno 1895 sulla quale Paolo Desana sarebbe certamente d’accordo: un “anno magico” per Casale e per il Monferrato con la contemporanea costituzione della Associazione Nazionale della Stampa Agricola e con il citato brevetto Martinotti, un anno i cui contorni e caratteristiche rievocheremo presto, ma per guardare al futuro, con uno specifico importante evento. Anche perché sempre nel 1895, evidentemente una congiunzione astrale, fu chiamato ad operare a Casale Arturo Marescalchi, un altro grandissimo e fondamentale personaggio della storia vitivinicola italiana.
Lui era originario di Baricella nel bolognese ma fu attirato nel Monferrato per l’importanza assoluta del nostro territorio in campo vitivinicolo che, lo ricordo ancora, nei decenni precedenti e per molti successivi ha rappresentato la gran parte della economia e della società del nostro Paese. Precisamente fu uno dei figli celebri di Giuseppe Antonio, ovvero Edoardo Ottavi, allora Deputato, a chiamarlo a Casale sapendo delle sue doti non comuni di esperto di agricoltura, di giornalista ed organizzatore. Arturo, quasi a suggellare il rapporto con la storia e con il Monferrato, sposò Carolina, una delle figlie di Giuseppe Antonio Ottavi alla quale nel 1904 dedicò il volume “G. A. Ottavi e i cinquant’anni del Coltivatore”; l’anno precedente aveva dato vita alla rivista “L’Enotecnico”, l’organo di stampa progenitore dell’attuale Assoenologi, e poi, al termine del rapporto professionale con gli Ottavi, fondò un altro storico periodico agricolo, ovvero “Italia Vinicola ed Agraria”, pubblicata a Casale, dando inizio ad una intensa attività editoriale.