Le prime DOC vinicole italiane approvate furono, in ordine cronologico: il 3 marzo 1966 la “Vernaccia di San Gimignano”, poi l’“Est, Est, Est di Montefiascone”, la terza fu la DOC “Ischia”, seguita a ruota dal “Frascati” e dal “Brunello di Montalcino” e dal “Bianco di Pitigliano”; settima e ottava sono state le prime DOC piemontesi, ovvero il 14 giugno 1966, con il “Barbaresco” ed il “Barolo”. Gli altri vini di qualità piemontesi ad ottenere il riconoscimento alla Denominazione di Origine Controllata furono nel 1967 il “Moscato naturale d’Asti” e l’ “Asti Spumante”, il “Carema”, il “Gattinara” e l’“Erbaluce di Caluso”, nello stesso anno di approvazione del “Chianti”; l’anno successivo fu la volta della “Malvasia di Casorzo d’Asti”, il 1969 fu l’anno del “Brachetto d’Acqui” mentre il 1970 è stato l’anno magico dei Barbera, ovvero del “Barbera d’Asti”, “Barbera d’Alba”, “Barbera del Monferrato” che, insieme al “Barbera dei Colli Tortonesi”, approvato quattro anni dopo, saranno poi oggetto negli anni Novanta di una importante campagna di promozione della Regione Piemonte alla quale ebbi il piacere di partecipare, con il logo “La Rosa dei Barbera”.