CAPITOLO XXVII

LUCI ED OMBRE DI ALCUNI VINI DOC PIEMONTESI

Certamente, partendo da quel totale disastro che era stato per decenni e continuava ad essere il mondo vitivinicolo italiano fino agli anni Cinquanta, con la nuova impostazione DOC non si può dire che tutto sia andato alla perfezione. Soprattutto in considerazione del fatto che le carenze organizzative e le mentalità, legate ai comportamenti precedenti derivate da un sistema di quasi totale anarchia, hanno continuato a permanere e a perdurare. Ci ricordiamo che, non a caso, una delle trasmissioni più in voga nei primi anni della televisione che rimarrà sicuramente nella storia fu “Campanile sera” che, oltre a valorizzare le peculiari caratteristiche distintive di diverse aree geografiche, rappresentava nel contempo la massima esaltazione dell’individualismo, caratteristica assai diffusa anche nel Piemonte vinicolo. Ecco allora, come abbiamo già avuto modo di commentare, l’approvazione di ben sette vini DOC con il vitigno Dolcetto e di due Grignolini del Monferrato Casalese e di Asti.