Poi il Tradimento! Nonostante che, come scrive Paolo, “noi fossimo armatissimi, un camion o due, posti di traverso, lungo la strettissima strada comunale che saliva dalla litoranea avrebbe impedito ogni accesso, poi puntando quattro pezzi e sparando poco oltre i leggeri carrarmati tedeschi avrebbero avuto ciò che si meritavano”, il 9 settembre arriva l’ordine dalla Divisione: “Rapporto ufficiali in piazza a Villeneuve Loubet, il Generale De Cia verrà a dirci cosa si deve fare”: dire che la cosa puzzava era dire poco ma fare diversamente poteva significare la Corte Marziale. In quel momento Paolo ed i giovani ufficiali pensano che sia impossibile che il Re e Badoglio non abbiano programmato di impartire ordini riservati prima dell’annunzio dell’Armistizio!
Era invece l’inizio dello sfascio totale, i decisori dell’Italietta avevano “coraggiosamente” preso la via del sud senza neppure lasciare una parvenza di disposizioni organizzative (non si può non fare un imbarazzante paragone sulla distanza siderale dei comportamenti italiani di allora con quelli recentemente messi in atto davanti al mondo da parte di Volodymyr Zelensky, Presidente Ucraino, alla scoppio della guerra perpetrata dal criminale ed assassino Putin!) ma, pensavano ancora i giovani ufficiali, che un po’ di responsabilità e capacità ci fosse tra i loro superiori!