E a proposito di questo NO!, ripetuto e ribadito da mio padre ben 22 volte nei venti mesi di esperienza concentrazionaria, è stato realizzato un secondo libro con un titolo particolare, quasi un ossimoro,“Il NO! al lavoro li ha resi liberi”, con particolare riferimento al comportamento ed ai fatti di Colonia, a cura dell’A.N.R.P., l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione e loro familiari. Questo secondo libro, presentato a Roma per volontà dell’allora Presidente Enzo Orlanducci ed alla presenza del mitico Michele Montagano, Presidente Onorario dell’Associazione ed in questi giorni anche lui ultracentenario, al salone del Senato il 20 gennaio 2016, comprende una importante introduzione dello storico dell’Internamento Luciano Zani, che titola “Una vicenda irreale” quella del campo di Colonia, tornando a sottolineare in modo importante che “la scelta dei 369 ufficiali guidati da Desana, di rifiutarsi ostinatamente di lavorare per il Reich, peggiorando in modo esponenziale quelle condizioni già durissime, spicca come una vicenda assolutamente “particolare”, come la definì Pietro Testa, che ritroveremo a breve, il comandante italiano dell’Oflag 83 di Wietzendorf ”.