i passa un brivido lungo la schiena quando leggiamo, o sentiamo citare, l’espressione “la specialità della casa”. Il pensiero fionda, portando con sé una sottile inquietudine, all’omonimo racconto di Stanley Ellin di fine anni Quaranta. Nella novella del grande giallista, un esclusivo sebbene inquietante ristorante di New York denominato Sbirro, e ancora illuminato a gas, serve dello straordinario “agnello Amirstan”, un piatto che… No, non sveleremo il seguito, ché magari c’è qualche lettore appassionato del genere che non l’ha ancora letto. Però ci tocca usare il termine, tanto siamo rimasti colpiti dalla bontà e dalla beva dell’ennesimo “rifermentato in bottiglia” di Elisabetta Iuorio e Pasquale Mitrano. L’aziendina dei due (Case Bianche), che si trova a Torchiara, alto Cilento ma bassa quota altimetrica, si è per l’appunto specializzata da qualche anno nella produzione di rifermentati eccezionali. Il Pashkà, che riecheggia al contempo sonorità da mercato levantino e la pronuncia locale del nome “Pasquale”, segue il bianco frizzante a nome La Matta, da uve Fiano, e lo strepitoso rosato battezzato Il Fric (una genialata: con la c dolce fric-cica, con la c dura suona come freak). Nel vino, taglio paritario di aglianico e barbera, un colore tenebroso e una spuma rosa shocking – che dura un attimo – introducono un sorso più severo del previsto, completamente secco e quasi ossuto.
Il Pashkà, che riecheggia al contempo sonorità da mercato levantino e la pronuncia locale del nome ‘Pasquale’
Lo svolgimento ha un tono generale piacevolmente selvatico, del tutto irresistibile per via della grana minuta della “carbonica”, che non ha niente di rustico. Sfideremmo chiunque a limitarsi a un bicchiere solo di questo vino più o meno unico in Campania, e in generale di una tipologia assai rara nel centro e nel sud Italia. Lo abbiamo provato sulla pizza e su salumi grassi, ma forse un vino del genere “cala l’asso” se abbinato ai primi piatti con ragù di carne. Oppure, trovate un ristorante che vi permetta di portare il vino da casa e ordinate “la specialità della casa”, qualunque essa sia… (ghigno satanico).