«Poi dice che uno si butta a sinistra», diceva Totò. Se Anna Martens e il marito Eric Narioo fossero italiani, e meglio napoletani, forse avrebbero esclamato la stessa cosa quando hanno conosciuto la straordinaria terra etnea. Che l’abbiano pensato in inglese (Anna è australiana) o in francese (Eric è francese), nei fatti si sono buttati entrambi a sinistra; se per sinistra si intende ancora, più o meno residualmente, un luogo ideale dove si privilegiano l’ispirazione, l’entusiasmo, la progettualità visionaria, più che il freddo calcolo imprenditoriale. Hanno scelto dunque nel 2010 di creare un’azienda vinicola sul versante settentrionale dell’Etna, nelle campagne di Castiglione di Sicilia, acquistando un palmento vecchio di oltre due secoli.
Anna ha alle spalle una robusta formazione enologica, arricchita in anni di studi ed esperienze sul campo in Australia, Nuova Zelanda, Francia, Sud Africa; nonché, last but not least – come dicono in Sicilia – presso l’illustre tenuta dell’Ornellaia. Il consorte Eric è il fondatore di un marchio di distribuzione molto noto tra gli appassionati, Les Caves de Pyrene. Entrambi hanno subìto il magnetico fascino dell’isola e del suo misterioso vulcano, e oggi si misurano con la produzione di vini di dichiarata ascendenza naturale: poca tecnica, quanto basta per assecondare il carattere delle uve di base, e nessuna forzatura nell’estrazione. Parte del raccolto diraspato a mano, parte lasciato a grappolo intero, pigiature soffici con i piedi, macerazioni brevi, affinamenti in contenitori vari (acciaio, botti di legno grandi, anfore georgiane). Ne deriva un rosso di colore chiaro, non intenso ma nemmeno debole, brillante nei riflessi rubino, finemente profumato, di salivante freschezza. Un rosso vitale, in cui l’impulso del sapore non viene mai meno nell’ampio arco gustativo, fino al vibrante finale, che diffonde sentori delicatamente salini. Irresistibile, soprattutto se bevuto fresco, d’estate. Ma attenzione: il suo innato equilibrio “nasconde” alla perfezione il non trascurabile contenuto alcolico, e se si esagera non si potranno guidare per diverse ore «macchine, trattori, autoarticolati, mezzi pesanti in genere» [cit].
«I produttori hanno subìto il magnetico fascino dell’isola e del suo misterioso vulcano, e oggi si misurano con la produzione di vini dalla dichiarata ascendenza naturale