CAMPI FLEGREI FALANGHINA SELVA LACANDONA
COOPERATIVA SOCIALE (R)ESISTENZA

La Falanghina dei Campi Flegrei Selva Lacandona è prodotta a Chiaiano, da una vigna di due ettari e mezzo che fa parte del fondo confiscato al clan dei Simeoli. Si tratta del primo bene agricolo confiscato a Napoli: sequestrato nel 1997, confiscato nel 2001 e finalmente assegnato qualche anno fa in comodato d’uso all’Associazione (R)esistenza Anticamorra. Realizzata senza consulenze enologiche “dall’alto” ma con il solo sostegno logistico delle Cantine Astroni, la Falanghina non filtrata di Selva Lacandona ha un piglio fresco e salino, e la versione 2015 sfoggia una piacevolezza sorprendente. A ben guardare, però, non è tanto sulla base di una particolare originalità espressiva o vocazione territoriale che ci sentiamo di consigliarla.

Quel repertorio di considerazioni e interpretazioni, così come altre note di degustazione più mirate, preferiamo riservarle ai vini di Peppino Fortunato (Contrada Salandra), di Lello Moccia (Agnanum) e del giovane Vincenzo Di Meo (La Sibilla): resistenti anche loro, nonché talentuosi interpreti di un territorio affascinante e contraddittorio come quello dei Campi Flegrei. Se la Falanghina del vigneto di Chiaiano rivendica un ruolo importante, è invece innanzitutto perché garantisce un’opportunità di lavoro e di reinserimento sociale a quei minori che scontano pene alternative al carcere. E come già nel caso di altri vini prodotti a partire da vigne confiscate alle mafie (pensiamo soprattutto alla Cantina Centopassi e al progetto siciliano della cooperativa Libera Terra) salda così la sua valenza di rivincita della legalità a un’ulteriore opportunità di riscatto e di recupero, dai risvolti non solo simbolici ma anche concreti ed efficaci. Ci piace leggerla così, questa Falanghina: certamente come un bianco riuscito e raccomandabile, ma soprattutto come l’occasione per fare attrito e resistenza alle inerzie del sistema, anche soltanto bevendo un bicchiere di vino. Tutti gli appassionati del gusto dell’impegno e del sapore della legalità sono avvisati.