l libro è concepito come un atlante cromatico: una suddivisione per colori in due parti (la prima dedicata ai bianchi, la seconda ai rossi) che riassume per temi il patrimonio dei vini dolci nazionali. All’interno di ogni colore trovate una cartina in miniatura dello Stivale, che visualizza in modo sintetico i territori protagonisti della sezione, seguita da un cappello introduttivo sul tema specifico e da una serie di capitoli che riguardano una denominazione, talvolta una regione, con relativa cartografia, scheda di presentazione e selezione dei vini.
Una geografia a colori: guida alla lettura
a selezione non è presentata in ordine alfabetico e non deve essere intesa come una classificazione o una gerarchia (tutti i vini presenti sono importanti), ma come una successione dettata da fattori di rilevanza quali l’espressione organolettica, la storicità, la costanza di rendimento e la rappresentatività di un vino. Accanto alle denominazioni di origine, la selezione riunisce anche le etichette che ne sono escluse ma che appartengono allo stesso territorio. Diverso è il caso di alcuni vini “outsider” – non allineati per vari motivi – che compaiono sporadicamente e che rappresentano delle variazioni sul tema del capitolo o della selezione.