Il servizio del tè

Abbiamo già parlato delle differenze nella produzione del tè e delle varie fasi che permettono di ottenere i tè bianchi, verdi, neri, oolong e i post fermentati (Pu erh). Il servizio durante o alla fine di un pasto prevede una serie di rituali e gesti che in molti casi sono tramandati da centinaia di anni e appartengono ad antiche tradizioni.

I principali Paesi produttori di tè sono la Cina, l’India, il Kenya e lo Sri Lanka, che insieme rappresentano oltre il 75% della produzione mondiale. Sebbene coltivato principalmente in Asia fino a tutto l’Ottocento, la domanda crescente ha fatto in modo che il tè si diffondesse in tutto il mondo con il risultato di avere oggi oltre 40 Paesi produttori, tra cui Turchia, Vietnam, Indonesia, Giappone, Nepal, Corea, Malawi, Sudafrica, Mozambico, Brasile e Argentina.

Il tè che beviamo viene prodotto con le foglie raccolte dalla pianta. Le foglie che si usano per fare il tè sono quelle più giovani, che la pianta offre solo quattro volte all’anno con i nuovi getti che in inglese si chiamano Tea flushes.

Il primo di questi flushes ha luogo in primavera verso la fine di marzo, il secondo verso maggio, il terzo verso la fine di giugno e il quarto in autunno. Questi periodi variano sensibilmente in base ai luoghi di raccolta, perché il clima cambia tra un continente e l’altro, e a seconda delle altitudini e delle latitudini.