Il fermentato più popolare del Giappone, oggi sempre più diffuso in tutto il mondo, proviene dal riso e negli anni ne sono state selezionate diverse
qualità. Oltre al riso, l’ingrediente fondamentale è il koji, una spora di Aspergillus oryzae, che durante il processo si occupa di
attaccare l’amido contenuto nel riso permettendo di ottenere zuccheri fermentescibili e favorendo la fermentazione alcolica. Il sake può essere
addizionato di alcol, anche se i più raffinati non subiscono alcuna aggiunta, attestandosi su un tenore alcolico tra 15 e 16% in volume. Alcuni sake
subiscono la pastorizzazione; quelli che non la subiscono, dagli aromi più eleganti e capaci di maturare e cambiare nel tempo, vengono definiti nama sake.