Alessandra ricorda molto bene il giorno in cui il vino iniziò a piacerle: durante un semplice pasto di famiglia, una domenica a pranzo. Un morso al cibo di sua madre, poi un sorso del vino di suo padre, poi un altro morso... ed è allora che è successo: quello che stava mangiando era diventato migliore grazie al vino! Aveva portato una nuova nota al piatto, un tocco più gustoso.
Era questa allora la magia del vino? Alessandra aveva appena scoperto l’abbinamento cibo-vino perfetto.
Da allora, a ogni cena, è la sua idea fissa: trovare non un buon vino e basta, e nemmeno tanto un vino di qualità superiore, ma il migliore vino per quel particolare piatto. A volte Alessandra apre anche due o tre bottiglie per decidere. Un giorno ha provato una combinazione folle: ostriche e Sauternes, l’aveva letto da qualche parte. Alcuni dei suoi amici sono rimasti scioccati, mentre altri l’hanno amata. Ha concluso che l’abbinamento perfetto non è universale, che dipende dai gusti e dalle culture.
Ora Alessandra conosce gli accordi classici e le piace suonarli, ma allo stesso tempo ama ancora provare nuove esperienze, lasciarsi sorprendere. Chissà: per una felice coincidenza potrebbe ritrovarsi ancora una volta a vedere un arcobaleno, a sentire delle scintille al palato e dei brividi nel cuore: sì, questo è l’abbinamento perfetto.