IL PREZZO
DEL VINO

IL PREZZO DEL VINO Il prezzo giusto di un vino? È quello che siete disposti a pagare! Più seriamente, il vino segue la stessa legge della maggior parte dei prodotti: quella della domanda e dell’offerta. Più il vino è famoso e richiesto, più il suo prezzo tende a salire! La legge del mercato Il mercato è più o meno reattivo a seconda del tipo di produzione e della strategia del viticoltore. Il caso di un commerciante di vini: può adattarsi più facilmente di un produttore indipendente a una domanda crescente, comprando più uva. Il caso di un produttore indipendente: - la sua offerta è limitata, vende solo ciò che ha prodotto; - in caso di domanda molto alta (o di piccola produzione), può lasciare il prezzo fisso e riservare la produzione ai suoi clienti più fedeli oppure può aumentare il prezzo per regolare la domanda; - può anche comprare della terra per produrre di più e poi aumentare il prezzo per rendere il suo vino redditizio più rapidamente. Altri fattori che possono aumentare il prezzo Un’annata difficile Gelo, grandine, troppo caldo... la quantità di uva (e quindi di vino) è molto inferiore a quella degli anni precedenti. Se il viticoltore ritiene che la qualità sia buona, può aumentare i suoi prezzi per garantirsi un buon reddito. La rendita fondiaria è in aumento In Italia il prezzo di un ettaro di vigneto varia da 5000 euro a 4 milioni di euro, a seconda della denominazione! Una nuova area produttiva, una denominazione che diventa di tendenza, e i prezzi possono salire alle stelle. Una nuova immagine Una campagna di comunicazione, un nuovo responsabile del marketing... il costo del personale e del lavoro al di fuori della linea produttiva si ripercuotono sul prezzo finale. Trovare il consumatore Per quanto possa sembrare sorprendente, i viticoltori devono talvolta aumentare il prezzo di una cuvée originale, basata su vitigni rari o su vinificazioni atipiche, per attirare i clienti sofisticati che potrebbero essere interessati. Quanto costa produrre una bottiglia? Il costo di produzione varia molto da una bottiglia di qualità corrente a un’etichetta molto rinomata. Questa differenza può essere spiegata da una serie di fattori: la cura delle vigne, l’acquisto delle botti, la qualità del sughero, o anche il sistema di anticontraffazione dei grandi vini. Il costo per bottiglia include: Le diverse strategie produttive Non tutte le bottiglie sono prodotte per lo stesso scopo. Un produttore di vino vi offrirà sempre annate diverse a prezzi diversi. C’è il vino “entry-level”, spesso considerato come un vino “dissetante”, facile da bere, ottenuto da una breve maturazione. E c’è la cuvée di alta gamma, un “vino gastronomico” pensato per affrontare un ampio arco di vita in bottiglia: più concentrato, ottenuto da viti più vecchie o da un appezzamento più prestigioso, a volte ha attraversato una fase di lunga maturazione in botti prima di essere commercializzato, e ha quindi in generale un potenziale di longevità maggiore. Il costo di produzione non è lo stesso e, naturalmente, nemmeno il prezzo di vendita! Il prezzo di vendita rispetto al costo produttivo La sfida è quella di riuscire a trovare un equilibrio per: - coprire le spese; - fare profitti per sostenere il viticoltore e i suoi eventuali dipendenti; - rimborsare eventuali prestiti bancari (in caso di eredità o acquisto di vigne) e pagare le assicurazioni (contro la grandine, per esempio). Il caso speciale dei vini dolci I vini dolci sono spesso più costosi da produrre dei vini secchi: - l’uva è raccolta molto più matura, c’è meno succo in un acino, quindi c’è bisogno di più uva per produrre lo stesso volume di un vino secco; - la vendemmia è fatta in selezioni successive, il che significa che bisogna passare più volte nelle vigne, ciò che risulta più costoso in termini di manodopera.