AL RISTORANTE

AL RISTORANTE La carta dei vini Scegliere il vino giusto al ristorante è spesso un rompicapo. Esistono carte dei vini rachitiche in cui nulla fa venire voglia di bere e altre che sono voluminose come un dizionario che non si ha il coraggio di aprire. Come orientarsi? abbiate fiducia nella vostra scelta. La prima regola: Dopotutto, se un vino è cattivo non è colpa vostra, ma del ristoratore. state attenti a scegliere un vino che La seconda regola: possa andare bene con tutti i piatti scelti: niente rossi tannici se qualcuno prende del pesce, niente bianchi particolarmente nervosi se c’è della carne rossa. Se le ordinazioni sono molto varie, prendete un rosso leggero o un bianco potente, che si adatteranno più o meno a tutto. a parità di prezzo, scegliete la denominazione La terza regola: più modesta. A 30 euro un vino semplice sarà quasi certamente migliore di un Barolo. Allo stesso modo, conviene scegliere il vino più costoso di una piccola Doc o regione rispetto al meno caro di una Doc o regione prestigiosa. Le carte “inventive” Per i neofiti dei vini una carta classica, anche se completa, può disorientare. Per questo i ristoratori moderni e inventivi rivaleggiano in immaginazione per facilitarvi il compito. Ecco tre esempi di carte originali incontrate in alcuni ristoranti (senza indicare di quali paesi). Con un commento ai vini Ogni vino è riassunto da una frase tanto espressiva quanto originale: “Un vino come un uomo smagrito che avrebbe tanti soldi quanta classe”; “una Cenerentola dolce, voluttuosa e naïf”. Strana e capace di ispirare. Su un tablet Cliccando su ogni vino si apre una pagina che offre una miniera di informazioni: una cartografia del vigneto, note sui vitigni, informazioni sul produttore. Ludica e completa. Con una classificazione per stile Per cominciare si sceglie uno stile di vino - quadrato e potente; rotondo e vellutato; leggero e fruttato - e si decidono in seguito la regione e la denominazione. Semplice e illuminante. Il vino al bicchiere La carta deve proporre almeno un vino al bicchiere. Si tratta di solito di vini semplici, ma non bisogna snobbarli, dal momento che rappresentano la selezione del titolare. Se viene indicata solo la regione di appartenenza, diffidate. Ci sono molti vini proposti al bicchiere nella carta? Chiedete come il vino viene conservato. Se non viene tenuto in macchinari speciali o con un tappo che fa il vuoto nella bottiglia, dopo qualche giorno il vino potrebbe deteriorarsi. Informazioni che devono esserci: la regione 1 la denominazione 2 l’annata 3 il nome del produttore 4 il prezzo! 5 Informazioni che possono eventualmente esserci: ▶ Il nome della parcella o del vino (es.: Boschi di Berri); ▶ il nome della nazione, se si tratta di una carta dei vini internazionale. Una o più di queste menzioni mancano? Chiedete precisazioni al cameriere o al sommelier, che devono conoscere i vini che servono. Se non vi sanno rispondere potrebbe essere segno che quel ristorante non dà molta importanza a questo aspetto della gastronomia… L’altalena dei prezzi Il vino al bicchiere In proporzione, il bicchiere è spesso più caro che la bottiglia intera, calcolando che un bicchiere corrisponde a un sesto di una bottiglia e che è frequentemente venduto a un quarto del prezzo del flacone. Se lo stesso vino viene proposto sia al bicchiere sia alla bottiglia, fate due conti per capire se siete da un buon commerciante. La bottiglia al ristorante Si sa che in Italia, come del resto in Francia, il ricarico dei ristoratori sul vino è molto elevato: in media, un ristoratore triplica il prezzo di acquisto delle sue bottiglie. Sapendo che le paga meno rispetto a un privato, è ragionevole pensare che costino tra 2 e 2,5 volte più del prezzo che avreste pagato al vignaiolo. Per esempio, un vino venduto a 10 euro a un privato direttamente in un’azienda, si ritroverà a 24 euro sulla carta di un ristorante. Non è raro il caso – più fastidioso (e più irritante) – di ristoranti alla moda dove, giocando sull’ignoranza dei clienti, i prezzi sono moltiplicati per 5 o 6! : esistono numerose applicazioni per smartphone che vi aiutano a trovare il prezzo medio di una bottiglia (a patto che non sia troppo rara). Questo dovrebbe aiutarvi a saperne un po’ di più sulla politica della casa in materia di vino. Il nostro consiglio Portarsi il vino al ristorante Se possedete una cantina ben fornita, informatevi sulla possibilità di portare con voi del vino, pagando un cosiddetto “diritto di tappo” (all’estero di solito intorno ai 10 euro a bottiglia). In Italia non è pratica molto frequente, ma con lentezza si va diffondendo, soprattutto nelle grandi città.