- Mi piace molto questo vino e quello che mi piace è...
- Sì?
- ... questo odore di...
- Di?
- ... di vino! Questo buon odore di vino!
Scena vissuta da milioni di persone, tra le quali Jacopo.
Jacopo ama il vino ma non ne sa assolutamente nulla. Si accontenta allora di un “è buono”, che è già qualcosa. Nonostante questo gli piacerebbe sapere cosa pensare e cosa dire quando sorseggia un bicchiere. Jacopo non ha orecchio musicale, ma ciò non ha alcuna importanza nel caso del vino. È sufficiente che sappia usare con slancio gli altri sensi: la sua vista acuta, il suo naso sensibile, il suo robusto palato e la sua lingua impaziente.
Concentrarsi per Osservare, Sentire, Gustare e Sentire di nuovo.
Poi dare a ogni passaggio un aggettivo. Uno solo, all’inizio, è sufficiente. Si renderà conto allora che la degustazione non è così complicata, a condizione di allenarsi regolarmente (non eccessivamente...).
Durate una serata Jacopo non urla degli “oh!” e degli “ah!” con il naso incollato al bicchiere con il solo scopo di stupire. Valuta velocemente il carattere del vino e si gusta la serata. Poi, prima di ogni sorso, si prende qualche secondo per studiarne il naso e la bocca, sorvegliandone l’evoluzione. Jacopo non beve più vino, ma lo assapora meglio. Non lo giudica per la sua apparenza né per il suo nome. Fa semplicemente conoscenza con il vino.
Questo capitolo è per tutti gli aspiranti degustatori.