Prefazione all’edizione italiana , titolo originale dell’opera, è un’espressione pressoché intraducibile in modo efficace: in italiano suona più o meno “il vino non è uno stregone”. A significare che è materia meno incandescente da maneggiare di quanto pensano i più. Nell’edizione francese Ophélie Neiman non spende nemmeno due righe per un’introduzione anche sintetica al suo volume. Perciò cerco anch’io di essere sintetico, o meglio quasi telegrafico: questo è un manuale sul vino che si esprime per immagini. Con un evidente rovesciamento prospettico, la parola scritta è di supporto alle illustrazioni, e non il contrario. In una certa misura il vero testo è costituito infatti dai disegni, e le vere illustrazioni dal testo. Le Vin c’est pas sorcier Il volume è quindi eminentemente agile, di facile approccio. Si può leggere di seguito, seguendo un percorso logico che illustra i principi essenziali del servizio del vino, della sua degustazione, della sua genesi – dal vigneto alla tavola –, del suo acquisto; oppure si può consultare liberamente, a seconda delle necessità o dell’ispirazione del momento. Un manuale vero, insomma. Privo grazie al cielo di oscure derive gergali, di pesantezza dogmatica, di paludata seriosità. All’opposto, ricco di spunti pratici, di toni rilassati e divertiti, insomma: di leggerezza. Durante la traduzione e il relativo adattamento per l’edizione italiana sono capitato su YouTube e ho trovato un video di presentazione dell’autrice. Anche in questo caso, nemmeno una parola. Solo immagini. Quindi, per rispetto: fine dell’introduzione e buona lettura. Fabio Rizzari