AL PALATO
Risucchiare il vino
Quando il degustatore fa uno strano fischio assaggiando un vino, lo sta risucchiando.
I francesi lo chiamano grumer, e rende bene l'idea.
Si tratta di far entrare un po’ d’aria in bocca mentre c’è ancora il vino. Per riuscirci facilmente:
1 mettete la bocca “a culo di gallina”;
2 aspirate dell’aria. Facendo così agitate il vino, lo riscaldate e lo aiutate a esprimersi;
3 espirate dal naso in modo tale che l’aria circoli e risalga, carica di aromi, verso i recettori olfattivi.
Masticare il vino
Sì, come si masticherebbe una bistecca! Questo metodo, più semplice, ha lo stesso effetto del precedente: permettere alla bevanda di esprimersi pienamente.
Usate il procedimento che preferite. Potete anche combinarli: risucchiare e poi masticare o viceversa. Potete anche colpire il palato con la lingua. Lo scopo è di percepire tutti i sapori del vino (il dolce, l’acido...), gli aromi che si avvertono al palato e le sensazioni tattili (pizzicore, secchezza).