COME LEGGERE L’ETICHETTA

L’etichetta è il documento di riconoscimento della bottiglia. Al di là delle scelte grafiche ed estetiche di molti produttori, che si sono sbizzarriti per rendere sempre più accattivanti, originali e “di impatto” i loro prodotti, l’etichetta deve fornire indicazioni chiare, complete e verificabili sulla qualità del prodotto. La legge prevede che alcune di queste informazioni siano obbligatorie, altre facoltative. I vini Docg si riconoscono perché hanno apposta la fascetta con il contrassegno di Stato. Sul retro della bottiglia si trova la retroetichetta, generalmente di dimensioni minori rispetto all’etichetta, una fonte di informazioni e di curiosità sul modo di servire e conservare il vino. Possono completare il “vestito” del vino anche vari bollini identificativi dei consorzi dei produttori o di tutela di un vino, come ad esempio il celebre Gallo Nero del Chianti Classico. Per finire troviamo il collare, l’etichetta tipica degli spumanti, che oltre a essere decorativa, può indicare alcune caratteristiche del vino, come l’annata.

VINI DOC E DOCG

O = obbligatorio; F = facoltativo

Nome del vino [O]

Categoria a cui appartiene il vino (Doc, Docg) [O]

Annata di produzione [F]; se la impone il disciplinare [O]

Marchio del produttore [F]

Colore [F]; se lo impone il disciplinare [O]

Nome e sede dell’imbottigliatore [O]

Paese di provenienza del vino [F]

Contenuto in volume [O]

Grado alcolico [O]

Indicazioni ecologiche (ad es. “non disperdere i contenitori dopo l’uso”) [F]

Numero del lotto da cui proviene la partita del vino imbottigliato [O]

Sottozona [F]; se l’unità geografica è espressamente prevista dal disciplinare e le uve provengono da questa zona al 100% [O]

Indicazione allergeni (con la frase “contiene solfiti”, necessaria per tutti i vini contenenti anidride solforosa in quantità superiore a 10 mg/l) [O]

Distinzioni attribuite al vino (ad esempio premi o speciali riconoscimenti) [F]

Diciture come “abbazia, castello” [F]