CAMPANIA

Degno di essere cantato da grandi poeti romani, come Orazio, il Falerno fin dall’antichità ha nobilitato la produzione vinicola di questa regione. Oggi sono stati soprattutto riscoperti, e quindi valorizzati, vitigni autoctoni. Di particolare interesse e apprezzamento, tra le denominazioni tipiche della Campania, il Fiano di Avellino, il Taurasi, il Greco di Tufo, il Taburno, il Solopaca, il Sannio e il Vesuvio.

AGLIANICO DEL TABURNO DOC

ZONA DI PRODUZIONE: vino prodotto in vasta zona comprendente il territorio di 14 comuni (Taburno, Apollosa, Bonea, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Foglianise, Montesarchio, Paupisi, Torrecuso, Ponte, Benevento, Cantano, Vitulano e Tocco Candio), tutti in provincia di Benevento.

SOTTODENOMINAZIONI VARIETALI

AGLIANICO DEL TABURNO ROSSO: vino prodotto con uve aglianico, più eventuali altre uve rosse locali, non aromatiche (massimo 15%). Colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento; profumo gradevole, persistente; sapore asciutto, leggermente tannico, che tende al vellutato con l’invecchiamento. GRADAZIONE ALCOLICA: minimo 11,5°. QUALIFICHE: sottoposto ad affinamento obbligatorio di 2 anni e ha minimo 12,5°, il Riserva è di 2 anni. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 15-17°C. ABBINAMENTI: primi piatti regionali e carni alla griglia.


AGLIANICO DEL TABURNO ROSATO: vino prodotto con uve aglianico, più eventuali altre uve rosse locali, non aromatiche (massimo 15%). Colore rosato più o meno intenso; profumo delicato, fresco, fruttato; sapore fresco, leggermente morbido. GRADAZIONE ALCOLICA: minimo 11,5°. TEMPERATURA DI SERVIZIO: 13-15°C. ABBINAMENTI: primi piatti e minestre delicati, piatti a base di pesce.