GALATEO
DEL VINO

Come conservare il vino in cantina

La prima regola per conservare in modo ottimale il vino è collocare le bottiglie in posizione orizzontale in una cantina, o comunque in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e di luce. Evitare di tenere le bottiglie in piedi: il vino deve essere a contatto con il tappo in modo che questo rimanga sempre umido; il vino, poi, non va mai conservato insieme ad altri cibi o generi alimentari (frutta, salumi, formaggi) perché tende ad assorbire odori estranei. La posizione dei vini in una cantina deve essere precisa per ottenere il massimo della praticità e della conservabilità: dal basso verso l’alto troveremo prima di tutto Champagne e spumanti, poi vini bianchi secchi e subito dopo i dolci (sempre bianchi); andando ancora verso l’alto troveremo i rosati e di seguito i vini rossi giovani e per finire i vini rossi invecchiati.

Il livello. . . la dice lunga

Già prima di aprire una bottiglia di vino conservata per qualche tempo in cantina si può capire se è invecchiato bene e se può presentare problemi di odore “di tappo”. Basta seguire questi accorgimenti. Prima di tutto osservare il livello del vino nel collo della bottiglia e controllarlo bene: il livello tende ad abbassarsi nel tempo e questo è normale, ma se supera una certa soglia, cioè si abbassa troppo, c’è da preoccuparsi. Se il collo della bottiglia è quasi vuoto, allora il sughero non ha tenuto bene, è passata troppa aria e il vino, molto probabilmente, è imbevibile. Meglio buttarlo. Se il vino è quasi a contatto col tappo oppure uno o due centimetri più in basso, la conservazione procede bene: la quantità d’aria che filtra è quasi nulla. Dopo dieci anni il livello dei vini deve scendere fino a sei centimetri dalla capsula, al cosiddetto livello basso del collo.