LE CUCINE
DEL MONDO

L’interesse per le cucine di altri paesi esiste da tempo; nelle nostre città, e soprattutto nelle grandi capitali cosmopolite come Londra e Parigi, i ristoranti “etnici” sono una realtà da decenni. Da noi questa moda si è diffusa più lentamente, prima con i ristoranti francesi e spagnoli, poi negli anni Sessanta con i locali cinesi e, più di recente, con il boom della cucina giapponese, messicana, indiana, greca. E questo anche in seguito al fenomeno dell’immigrazione da terre lontane, dalle quali i migranti hanno portato la propria tradizione gastronomica e, di conseguenza, i locali dove degustarla.

Anche nella cucina di casa sono entrati i sapori di queste lontane culture, con l’uso di spezie e verdure esotiche e, anche, di strumenti di cottura tipici di quei paesi, prima su tutti la padella chiamata wok, strumento simbolo di gran parte delle cucine orientali.

Per la cucina francese non è il caso di parlare di “cucina del mondo”, tanto è legata alla nostra tradizione gastronomica, mentre qualcosa va detto sulla cucina spagnola che, per quanto a noi vicina, è poco conosciuta in Italia, fatta eccezione per la paella ormai divenuta, come la pizza e il kebab, una sorta di archetipo gastronomico.