I cereali sono piante annuali, appartenenti alla famiglia delle graminacee, caratterizzate da una grande adattabilità e possibilità di coltivazione. In base a numerosi reperti archeologici si può ragionevolmente affermare che le graminacee costituiscono la specie vegetale su cui l’umanità ha sempre basato la propria alimentazione. I cerali sono, a tutt’oggi, la base alimentare di buona parte della popolazione mondiale, in particolare degli abitanti delle zone mediterranee.
Fra le divinità dell’antica Grecia era tenuta in gran conto Demetra, considerata protettrice della fertilità e ispiratrice delle tecniche agricole. Demetra veniva rappresentata con una folta capigliatura formata da messi dorate. La medesima dea, con caratteristiche analoghe e con il nome di Ceres faceva parte anche del pantheon dell’antica Roma. Dal nome latino della dea venne chiamato cerealis tutto ciò che ad essa era ricondotto: per esempio cerealis culmus (il grano mietuto), cerealia munera (il pane).
A tali denominazioni risale quella di “cereale” abitualmente utilizzata in italiano, che trova un riscontro anche in altre lingue quali il francese céréale e l’inglese cereal.
Dal punto di vista alimentare i cereali sono costituiti principalmente da glucidi, che garantiscono un elevato apporto calorico, ma sono scarsi di proteine e poveri di grassi; hanno un discreto contenuto di fibre che migliora notevolmente nel caso vengano utilizzati con la parte esterna del frutto, come prodotti “integrali”. I principali tipi usati per l’alimentazione umana sono: grano o frumento, riso, mais, orzo, miglio, avena, segale, farro.