Esistono varie ipotesi riguardo all’origine di questo utensile.
Si ritiene che l’idea derivi dal punteruolo usato per spillare vino dalle botti, oppure dal cava-pallottole, una verga di ferro, attorcigliata in punta, utilizzata per estrarre le palle di piombo incastrate e per la pulizia delle canne delle armi da fuoco.
Questo utensile si afferma a partire dalla fine del XVII secolo, quando si diffondono le moderne bottiglie di vetro con tappo di sughero, costruite in Inghilterra per la prima volta su scala semi-industriale.
Proprio in Inghilterra si sviluppa una grande produzione di cavatappi di ogni foggia, con meccanismi sempre più complessi, pregevoli decorazioni e materiali raffinati.
I nobili ne divengono grandi collezionisti e commissionano ad artigiani specializzati pezzi unici e preziosi.
Nel 1795 il reverendo Samuel Henshall ottiene primo il brevetto per un cavatappi che viene prodotto in serie.
Il cavatappi inizia così una diffusione capillare e viene prodotto in tutto il mondo in varie forme.
Tra le principali ricordiamo quelli a meccanismo semplice, a leva singola, doppia o multipla (detti anche a concertina), a vite semplice e doppia, a cremagliera e a macinino, a lame e persino ad aria compressa.