Per secoli il vino venne conservato in recipienti di materiali differenti, quali otri di cuoio o pelle, anfore di terracotta, vasi in ceramica.
Nel Rinascimento si assiste alla comparsa del primo recipiente che ricorda le attuali bottiglie, erano contenitori in vetro rivestiti di vimini.
All’inizio del XVIII secolo cominciò in Francia la produzione di bottiglie in vetro soffiato, da cui hanno poi tratto origine tutte le attuali bottiglie.
La bottiglia ha un ruolo fondamentale nella conservazione del vino, specie per quelli di lungo affinamento.
Per tale motivo sono per la maggior parte di vetro scuro, che non consente il passaggio dei raggi ultravioletti.
Solo per i vini che vengono consumati entro un breve periodo dall’imbottigliamento possono essere utilizzati vetri trasparenti.
Nelle bottiglie da spumante lo spessore del vetro è sempre superiore, in quanto deve sopportare una maggior pressione del vino all’interno.