Luigi XIV, noto come il Re Sole, non fu solo l’artefice della grandezza politica della Francia, ma anche un profondo amante delle arti, della musica e della gastronomia. La sua corte a Versailles divenne il simbolo assoluto di eleganza e potere, un luogo dove ogni gesto era calcolato per rafforzare l’immagine della monarchia assoluta. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, lo Champagne — oggi emblema della Francia — non era il protagonista delle tavole reali sotto il suo regno. Il vino preferito a Versailles era invece il Borgogna rosso, la cui popolarità contribuì a definire i gusti enologici dell’epoca e a influenzare i delicati equilibri tra le regioni vinicole francesi.

Note di degustazione - alla corte del Re Sole: il vino nell’epoca di Luigi XIV Il vino a Versailles: tra prestigio e rivoluzione enologica Luigi XIV, il celebre , non fu soltanto il monarca che plasmò la Francia come grande potenza europea, ma anche un fine conoscitore di musica, arte e gastronomia. La sua corte a Versailles era un palcoscenico di raffinatezza e sfarzo, dove ogni dettaglio era studiato per impressionare e consolidare l’immagine di una monarchia assoluta. Re Sole Se oggi lo è il vino simbolo della Francia, ironicamente non fu il protagonista delle tavole reali di Luigi XIV. Infatti, il vino che dominava la scena era il , e questa preferenza ebbe un impatto significativo sulla cultura enologica dell’epoca. Champagne Borgogna rosso Nel capitolo , viene esplorato il ruolo del vino a Versailles, tra le prescrizioni mediche del , i raffinati equilibri di potere tra le regioni vinicole francesi e l’evoluzione del gusto aristocratico. Note di degustazione - Alla corte del Re Sole Dottor Fagon

Il vino a Versailles: tra prestigio e rivoluzione enologica

Note di degustazione - Alla corte del Re Sole