<b>Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente</b>, la <b>viticoltura entrò in crisi</b> a causa delle invasioni barbariche e della frammentazione politica. Il vino, un tempo protagonista del commercio romano, perse centralità, complice la preferenza dei popoli germanici per altre bevande. Tuttavia, grazie al ruolo liturgico del vino, furono i monasteri cristiani a custodirne la tradizione e a garantirne la continuità nel medioevo.

Alcune domande e alcune risposte... I monasteri garantirono la continuità della produzione vinicola grazie alla necessità di avere vino per la celebrazione della messa. Inoltre, sperimentarono nuove tecniche di coltivazione e vinificazione, migliorando la qualità del vino nel corso dei secoli. 1. Perché la Chiesa ha avuto un ruolo fondamentale nella viticoltura medievale? Pisa, Genova e Venezia erano tra le città più importanti nel commercio vinicolo. Grazie ai loro porti, il vino veniva esportato in tutto il Mediterraneo e nelle principali fiere europee​. 2. Quali città erano i principali centri del commercio del vino nel medioevo? Tra i vini più apprezzati vi erano il vinello (di bassa qualità), l’Ippocrasso (speziato) e i vini da botte, che si conservavano meglio nel tempo​ 3. Quali erano i vini più diffusi nel medioevo?

Il ruolo del vino tra religione, commercio e società nel medioevo

Vite e vino nell’Alto Medioevo