Guerra lampo? Anche no
Dopo le varie dichiarazioni di guerra, la Germania, imbaldanzita dalla propria forza militare e convinta di vincere la guerra in tempi brevissimi, aveva
lanciato i suoi eserciti verso Parigi. La strada era obbligata: si passava da Reims. Il 3 settembre 1914 era stata occupata insieme a Épernay con grande
piacere degli ufficiali e delle truppe teutoniche che si dissetavano con Champagne. L’esercito però non aveva tempo di fermarsi troppo… l’obiettivo era
un altro! Così, dopo avere lasciato in loco una piccola forza di occupazione, puntò diritto verso la Ville Lumière, confidando nell’effetto
sorpresa.
La storia è nota: i francesi si riorganizzarono e, durante la celebre e sanguinosa prima battaglia della Marna, dal 5 al 12 settembre 1914, ricacciarono
indietro i nemici. Il conflitto non era finito, anzi! I tedeschi, ripiegando verso est, se ne erano andati da Reims il 13 settembre, fermandosi però
poco distante. Avevano scavato trincee, avevano fatto affluire armi pesanti e la guerra lampo era diventata un’estenuante guerra di trincea dove, per
ben 4 anni, gli eserciti si bombardavano reciprocamente con perdite ingentissime.
La linea tedesca lambiva letteralmente il territorio della Champagne: poco più di 1 km di distanza dalla città e, al di là di sporadici e sanguinosi
attacchi alla baionetta, il passatempo preferito in trincea era quello di sparare colpi di cannone cercando di logorare il nemico. Purtroppo tra i
tedeschi e l’esercito francese c’erano, di mezzo, la città di Reims e i vigneti.