Le Americhe sono il territorio che più di ogni altro ha creato e spinto l’enoturismo in quanto quel “Nuovo Mondo” non disponeva della storicità del
prodotto e, quindi, è stato più libero sia di approcciare in modo innovativo tecnologicamente il vino, sia di intraprendere dei cambiamenti su come
proporlo.
Il Vecchio Mondo, ossia l’Europa, che da secoli ha il vino tra i protagonisti delle abitudini quotidiane, fintanto che religiose e, quindi, al centro
della vita delle nazioni e delle comunità, ha approcciato l’enoturismo partendo dal prodotto per poi cambiare e crescere per dotarsi di un prodotto
enoturistico accattivante fatto di marketing culturale, di proposte di wine club e di conoscenza e promozione dei territori che inizialmente non
aveva.
Oggi l’Europa non è ancora, in termini generali, al livello del Nuovo Mondo per quanto riguarda l’offerta enoturistica, tuttavia, beneficiando della
storia dei territori e dell’eccellenza dei prodotti possiamo ipotizzare che, grazie a persone sempre più formate e preparate, nei prossimi anni riesca a
raggiungere gli standard americani (o del Nuovo Mondo in generale). Le leggi, anche quella italiana, vanno esattamente nell’ottica di uniformare le
proposte turistiche e garantire gli standard. Questo è solo uno dei cambiamenti, che l’Italia come tutto il Vecchio Mondo sta oggi approcciando,
crescendo nel marketing e nella proposta commerciale, andando quindi al di là del prodotto.
Il Wine Hospitality Manager in questo ha un ruolo chiave e la sua formazione su tematiche quali il marketing oltre che la promozione di
prodotto e territorio sono elementi fondamentali.