Al termine di questo percorso sul marketing del turismo del vino, possiamo dire di avere una panoramica dettagliata di questo segmento e di come si sia evoluto nel corso degli ultimi decenni. Sono stati tracciati nei vari capitoli gli aspetti imprescindibili da considerare per un corretto approccio da parte degli operatori professionisti del settore.
Va da sé che ciascuno dei temi trattati è in continua evoluzione con conseguente cambiamento degli scenari complessivi. Acquisiti gli elementi base, ne segue un impegno di aggiornamento continuo; l’operatore enoturistico o del food&wine, in generale, deve monitorare le tante variabili in campo che compongono il puzzle del suo field: economiche, sociali, tecnologiche, legislative, geopolitiche e quant’altro. In tal modo sarà possibile intercettare le nuove tendenze, i nuovi bisogni del turista, le nuove opportunità di crescita.
Partendo dal principio che la storia non comincia adesso e non finisce con noi, l’invito all’operatore è di avere uno sguardo prospettico accompagnato da una vision: quella di un turismo enogastronomico di alta qualità, capace di fare rete con il territorio e abbracciare discipline laterali come lo sport, la cultura, il business, la natura e la cucina.
La qualità messa nei dettagli di servizi e nei prodotti fa la differenza in un contesto globale altamente competitivo; a questa si aggiunge la consapevolezza del genius loci e dell’immenso patrimonio culturale e heritage che ci è stato trasmesso, da sempre di forte appealing per il visitatore straniero.