Capitolo 2 - L'identikit (target) e la creazione dell'itinerario dell'enoturista

L’identikit dell’enoturista

Definire il #target dell’enoturismo non è una attività semplice, in quanto l’evoluzione che il mercato sta avendo, soprattutto a partire dal 2021 con un interesse per l’otudoor e per l’autenticità sempre più forte, ha esteso l’interesse per l’enoturismo a più personas. I dati che spesso si trovano raccontano che l’enoturista in Italia è nel maggiore dei casi italiano, uomo e di mezza età; altresì tende a organizzarsi in modo autonomo e spende in media 50€ a visita spingendosi a volte a 100€ cui aggiungere le spese di pernottamento e vitto (quando ci sono) per arrivare a circa 200€/giorno. 


Tuttavia, se questo marketing persona è sicuramente ancora presente nel panorama enoturistico, dobbiamo considerare altri target che stanno emergendo con prepotenza in questo ambito e che essendo nuovi sono al contempo più difficili da comprendere e soddisfare, ma altrettanto, se intercettati, possono essere oltremodo redditizi. 

Negli studi e ricerche effettuate, abbiamo identificato 3 #tipologie di turisti: 

  1. chi ama godere in modo strutturato di ciò che può offrire la vita all’aperto. Li potremmo definire gli out-lovers. Ne fanno parte coloro che amano sport o meglio giochi all’aperto, come i golfisti, oppure coloro che regatano e vanno in barca a vela, di fatto cercano un contatto con la natura, ma che sia mediato ed anche autentico e gestito, curato;
  2. i giovani: è un target sempre più di interesse che si rivolge a coloro che desiderano bere in modo consapevole, apprezzano conoscere cosa bevono e cominciano a considerare il cibo e il vino italiani come elementi di cultura;
  3. i viaggiatori evoluti, sia italiani, sia internazionali, che cercano una esperienza olistica, che abbracci la cultura, il territorio e tutto ciò che questi esprimono a partire dalla ricchezza agroalimentare per arrivare a quella architettonica e letteraria.