Alla scoperta del total white

Esistono tante bevande per scaldarsi quando si ha freddo. Ma quando si ha caldo, e vogliamo rinfrescarci, poche cose al mondo sanno farlo come un bicchiere di vino bianco. Il vino bianco è freschezza, una lama di acidità e una sensazione salina che ti fanno sognare e immaginare frutta e fiori, che sussurrano dolcezze alle tue papille gustative senza mai stancarle perché, per ogni traccia di dolcezza, ve ne è una leggermente aspra che aiuta la salivazione e permette di procedere con l’assaggio. Se te lo servono alla corretta temperatura, se ne hai una bottiglia in frigo al momento giusto e se sai come abbinarlo bene, non c’è bevanda su questo pianeta che sappia unire altrettanto bene il viaggio, il lavoro della terra e le sue meraviglie quanto un vino bianco.

L’uomo ha imparato a produrlo (probabilmente) molto prima di quello rosso perché l’acidità dei vitigni bianchi è più alta di quella dei rossi, protegge meglio il vino dai batteri e lo fa durare più a lungo, anche durante i viaggi. Possiamo di certo affermare che il vino più antico del mondo fosse bianco perché, nella culla mondiale del vino, l’attuale Georgia, un Paese molto vicino al luogo dove, secondo la leggenda, Noè sbarcò dall’arca e piantò la vite, sono stati ritrovati gli strumenti e i vasi più antichi per la vinificazione; inoltre non dobbiamo dimenticare che la maggior parte delle uve georgiane sono bianche.