GLOSSARIO

Acari: sottoclasse degli aracnidi molto grande. Alcuni acari sono dannosi alla vite (pag. 134, 141, 143, 144, 181)
Acaricida: insetticida per la difesa delle piante (pag. 116)
Accartocciamento fogliare: virosi della vite diffusa in tutto il mondo, determinata da virus floematici tubuliformi. Viene trasmesso tramite materiale di propagazione infetto o vettori quali coccidi e pseudococcidi (pag. 178, 182)
Acciaio inox: acciaio ad alto tenore di cromo e nichel che conferiscono la massima resistenza agli agenti atmosferici corrosivi 
Accrescimento dei germogli: fase di sviluppo che inizia al germogliamento e termina con l’agostamento (pag. 197)
Accrescimento della bacca: sviluppo degli acini appena formati fino alle dimensioni della maturazione (pag. 197)
Acidi organici: detti anche carbossilici, si dividono in fissi (tartarico, malico, citrico, lattico, succinico) e volatili (acetico)
Acidità: in una soluzione acquosa è il grado di concentrazione degli ioni idrogeno. Vedi anche pH (pag. 33, 89)
Acido abscissico: ormone della crescita delle piante 
Acido citrico: è presente in piccole percentuali nel mosto e nel vino contribuendo all’acidità totale e all’equilibrio dei vini 
Acido gibberellico: sostanza organica che stimola lo sviluppo fisiologico della pianta. Irrorazioni con gibberelline possono aver lo scopo di allungare i grappoli per renderli più spargoli e quindi meno aggredibili dai marciumi 
Acido malico: costituente naturale del succo dell’uva, conferisce al vino un sapore acerbo che diminuisce fino a scomparire con la fermentazione malolattica 
Acido tartarico: è l’acido caratteristico dell’uva, presente in pochissimi altri vegetali 
Acinellatura (dolce, verde): sviluppo ridotto degli acini dovuto a una cattiva fecondazione (pag. 165, 170)
Acino: bacca polposa contenente i semi (vinaccioli) (pag. 195)
Acqua impiegata: riferita normalmente alla quantità di acqua utilizzata per veicolare gli agrofarmaci nei trattamenti al vigneto 
Acqua infiltrata: quantità di acqua di precipitazione e/o irrigazione che riesce a penetrare nel suolo rendendosi disponibile per l’assimilazione da parte delle radici 
Acrotonia: si verifica quando i germogli inseriti sulla cima del tralcio si sviluppano più di quelli alla base. L’acrotonia dipende dall’inclinazione del ramo e può essere attenuata con la potatura e la legatura dei capi a frutto 
Adattamento varietale: capacità delle piante di adattarsi alle diverse condizioni ambientali, differente da varietà a varietà all’interno della stessa specie Adesività: riferita ai fitofarmaci misura la capacità di adesione alla vegetazione trattata 
Affastellato: disposizione aggrovigliata e disomogenea dei rami e della vegetazione delle piante dovuta a uno sviluppo serrato 
Affinità di innesto: compatibilità tra portinnesto e marza 
Affrancamento: emissione di radici dal punto di innesto, da parte della marza 
Agente abiotico: evento, manifestazione non vivente in grado di provocare alterazioni sulla pianta 
Agevolatrice: macchina in grado di aiutare una operazione manuale 
Agostamento: è la fase di maturazione dei tralci che da verdi diventano marroni (in Italia mediamente tra luglio e agosto), cioè lignificano. Una completa lignificazione dei tralci è un fattore determinante per la resistenza al freddo invernale e per la ripresa vegetativa in primavera 
Agrobacterium tumefaciens: è un batterio del suolo avente la caratteristica di trasformare geneticamente quelle piante che presentano delle ferite, condizione nella quale la pianta rilascia sostanze, come siringone ed acetosiringone, capaci di richiamare il batterio. Sulla vite le manifestazioni prendono il nome di rogna e si hanno a seguito di gelate invernali molto forti (pag. 141)
Agrofarmaci: sostanze attive per la difesa delle piante al fine di incrementare il rendimento delle produzioni agricole (pag 116)
Agrometeorologia: la scienza che studia le interazioni dei fattori meteorologici ed idrologici con l’ecosistema agricolo-forestale e con l’agricoltura intesa nel suo senso più ampio 
AIA (acido indolacetico): fitormone del gruppo delle auxine che promuove l’allungamento dello stelo e, insieme ad altri fitormoni, ha un ruolo importante in molte attività delle piante. Le auxine sono dei derivati del triptofano e sono prodotte soprattutto negli apici vegetativi e nelle foglie giovani 
Alberata aversana: sistema di viticoltura antico (fin dai tempi angioini), molto particolare, in quanto le viti, dette maritate, si appoggiano ai pioppi, innalzandosi anche oltre i 10-15 metri di altezza 
Alberata casertana: meno alta dell’aversana, ma simile 
Alberata emiliana: un tempo molto diffusa., ora reperto museale. Le viti sono coltivate in file intervallate da campi, maritate a piante di diverso tipo 
Alberello: forma di allevamento della vite molto basso, con potatura corta, diffuso nel Sud Europa e Nord Africa 
Alcoli terpenici: alcoli molto volatili tra i quali, per esempio, il linalolo, il nerolo ed il geraniolo; tipici dei vini bianchi provenienti da uve aromatiche (Moscato, Malvasia ecc.)
, sono presenti anche in vini bianchi provenienti da uve neutre (Riesling renano per es.), nei quali concorrono a determinare l’aroma fruttato e varietale 
Allegagione: in seguito alla fecondazione, inizio della formazione del frutto per moltiplicazione cellulare (pag. 197)
Allessatura: imbrunimento e ammollimento delle parti verdi vegetali, come da scottatura in acqua (pag. 142)
Allevamento a cesto: per le viti nate da seme in prove di nuove varietà nate da seme 
Allevamento strisciante: coltivazione della vite aderente al suolo, ad esempio per evitare danni da vento 
Alluminio: l’alluminio pesa circa un terzo dell’acciaio o del rame; è malleabile, duttile e può essere lavorato facilmente; ha una eccellente resistenza alla corrosione e durata. Inoltre non è magnetico, non fa scintille, ed è il secondo metallo per malleabilità e sesto per duttilità. Può essere impiegato per realizzare diversi accessori per il vigneto 
Allungamento del grappolo: fase di crescita del frutto. Si può indurre un allungamento voluto con l’impiego di gibberelline 
Alterno: disposizione alternata delle foglie sui lati opposti di un ramo, a diversi livelli. È la disposizione tipica della vite
Aminoacido: unità costitutiva delle proteine 
Ampelofago: insetto fitofago, parassita della vite (pag. 134)
Ampelometria: branca specifica dell’ampelografia che si occupa specificamente delle misure della pianta, delle foglie (fillometria) e dei frutti (carpometria), nonché della loro comparazione 
Ampelopatia: malattia della vite (pag. 132)
Analisi del terreno: si possono analizzare la granulometria, ossia la dimensione delle particelle che costituiscono il terreno con la classica suddivisione in scheletro, sabbia, limo e argilla e la composizione chimica che interessa gli elementi la cui quantità può influenzare lo sviluppo e la produzione della vite (pag. 88, 90)
Analisi dell’acqua: oltre alla composizione chimica e microbica si possono rilevare eventuali inquinanti 
Analisi fogliare: in viticoltura è utile per diagnosticare sintomi visuali di carenze o eccessi nutrizionali e per controllare le pratiche di concimazione a seconda dello stato nutrizionale delle piante (pag.88-90)
Analisi sensoriale: riferita all’acino d’uva per valutarne, al gusto, le caratteristiche organolettiche 
Ancore: strumenti da infiggere nel terreno (per interramento o avvitamento o percussione) nel quale rimangono stabili e in grado di sopportare le sollecitazioni dei pali di testata ai quali sono collegate con un tirante (filo inox o zincato o fune di acciaio zincata)
Andamento acropeto: quando la malattia procede dalle parti basse a quelle più alte della pianta 
Andamento basipeto: al contrario, la malattia procede dall’alto in basso sulla pianta 
Andane: erba tagliata o tralci radunati in fila lungo il filare 
Androceo: insieme degli organi maschili (stami) di un fiore 
Anemofilia: impollinazione affidata al vento 
Angolo geotropico: si indica l’angolo medio formato dall’apparato radicale rispetto alla proiezione verticale del fusto nel terreno. Da tale angolo (fattore genetico) dipende l’approfondimento delle radici e conseguentemente la capacità di una pianta di rivelarsi autosufficiente nell’approvvigionamento idrico (pag. 192)
Annuale: di una pianta il cui ciclo vitale, dalla germinazione alla fruttificazione, dura un solo anno 
Antera: parte terminale dello stame contenente il polline (pag. 195)
Antesi: apertura della corolla (sinonimo di fioritura)
Antibiotici: composti ottenuti da microrganismi capaci di inibire la crescita batterica 
Antibrina: sistemi di difesa dalle gelate primaverili. I mezzi impiegabili sono diversi: riscaldamento con stufette, emissioni di fumi per ridurre il fenomeno dell’inversione termica, ventilazione dall’alto verso il basso, sempre con lo scopo di impedire che l’aria calda salga verso l’alto e venga sostituita da quella fredda, irrigazioni antibrina 
Anticipo della maturazione: accorgimenti per anticipare la maturazione normalmente impiegata per le uve da tavola. Determinante è operare in ambienti caldi dove con le coperture plastiche e tutta una serie di adattamenti colturali si riesce a produrre (in Sicilia) uva matura a maggio 
Anticorpo: proteina prodotta da cellule immunocompetenti, le plasmacellule, capace di riconoscere e legare con alta affinità un antigene 
Anticrittogamico: prodotto per la lotta alle malattie crittogame 
Antigene: sostanza che, introdotta in un organismo, evoca una risposta immunitaria rilevabile 
Antiparassitario: sostanza per la lotta ai parassiti delle piante 
Antociani: pigmenti di origine fenolica, contenuti nei vegetali, specialmente nelle uve nere il cui potere colorante diminuisce con l’invecchiamento 
Antofago: fitofago parassita dei fiori 
Anulatura: depressione circolare attorno a un rametto o altro organo. Sui tralci può essere causata dalle punture della cicalina bufalo (pag. 183)
Apice vegetativo: estremità del fusto (apice caulinare) o della radice (apice radicale). La crescita e le eventuali ramificazioni sono regolate da un meristema Apirenia: caratteristica di acini d’uva senza semi (vinaccioli)
Apoplessia: morte improvvisa della pianta 
Apoptosi: morte cellulare programmata, scatenata da meccanismi di autodifesa dell’organismo, ad esempio a contorno da una zona della foglia colpita da una malattia (botrite, peronospora ecc.)
Apotecio: fungo a forma di coppa sulle cui pareti interne compaiono gli aschi 
Apparato fogliare: insieme delle foglie. Si può misurare in peso o in mq e si può fare una distinzione indicando la superficie fogliare esposta alla luce 
Apparato radicale: insieme delle radici 
Appassimento forzato dei grappoli: ottenuto in camere termocondizionate 
Appassimento dell’uva in pianta: lasciare disidratare i grappoli lasciandoli attaccati alla vite. Possibile solo in ambienti asciutti e caldi 
Appressori: organi che consentono al fungo di aderire ad un ospite 
Arabani: polisaccaridi, in miscela tra loro, che formano la emicellulosa, costituente principale della parete cellulare 
Arbusto: pianta perenne, legnosa, ramificata dalla base, con aspetto cespuglioso. La vite è un arbusto 
Archetto aperto doppio: una delle infinite forme di allevamento della vite. Si presta ad una potatura ricca, quindi per sesti larghi e ambienti fertili 
Archetto aperto semplice: classica potatura Guyot con il tralcio non orizzontale, bensì modificato ad archetto 
Archetto chiuso: tipico di alcune zone del centro Italia ora in fase di abbandono 
Areale: area di distribuzione di una specie vegetale 
Arrossamento: colorazione rossastra delle foglie dovuta a cause diverse, carenze o eccesso di elementi, malattie, ecc. 
Ascella: angolo interno tra il picciolo della foglia e il tralcio 
Asco: organo riproduttivo degli ascomiceti contenente circa otto ascospore 
Ascocarpo: corpo fruttifero degli ascomiceti 
Ascomiceti: funghi con micelio costituito da ife settate e dall’asco come elemento riproduttivo 
Ascospora: spora formatasi all’interno dell’asco 
Aspersione: l’acqua d’irrigazione cade sul terreno e sulle colture sotto forma di piccole goccioline per questo motivo viene anche detto irrigazione a pioggia
Asse florale: nei fiori compositi, struttura primaria del fiore. Nell’uva diventerà poi il graspo 
Associazione: in ecologia unità fitosociologica fondamentale, cioè un raggruppamento vegetale avente fisionomia caratteristica e comprendente specie associate sempre in modo determinato in un biotopo specifico. In microbiologia simbiosi tra due popolazioni di microrganismi (positiva, negativa, neutra), oppure tra microrganismi e piante (esempio micorrize)
Assolcatore: strumento simile all’aratro, talvolta utilizzato per realizzare scoline per lo smaltimento delle acque superficiali Atrofia: arresto nello sviluppo di un organo della pianta e sua riduzione di volume 
Attero: privo di ali 
Attività curativa: viene esercitata da un agrofarmaco in fase di incubazione della malattia 
Attività eradicante: viene esercitata dopo l’evasione del patogeno 
Attività estintiva: impedisce al patogeno di completare il ciclo biologico e di riprodursi di anno in anno
Attività preventiva: trattamento prima che il patogeno inizi il processo infettivo 
Attività trofica: attività di nutrizione 
Ausiliari: predatori e impollinatori utili all’agricoltura (pag. 137)
Austori: organi che assorbono il nutrimento dai tessuti ospiti 
Autoimpollinazione (impollinazione autogama): trasferimento del polline sullo stigma dello stesso fiore o di un fiore diverso dello stesso individuo. Tipica della vite 
Autotrofia: capacità di sintesi di sostanze organiche a partire da sostanze inorganiche 
Auxine: sostanze chimiche, sia naturali che sintetiche, in grado di stimolare la crescita per allungamento nei coleoptili e in molti fusti 
Avventizia: pianta estranea alla flora di una determinata regione, destinata a naturalizzarsi o a soccombere per effetto dei fattori climatici e/o della competizione con le altre specie 
Avvizzimento: appassimento irreversibile della pianta 
Azoto: oltre ad essere il maggior costituente (78%) dell’aria che respiriamo è presente nell’uva in forma ammoniacale ma soprattutto organica, come costituente di amminoacidi, proteine, enzimi. Importante macroelemento per la crescita della pianta (pag. 88, 91)
Azotofissatori: batteri in grado di ridurre l’azoto atmosferico N2 a NH+4