TAPPE STORICHE DELLA VITICOLTURA

I mezzi (chimici, meccanici, biologici), le tecniche, le varietà e i cloni di vite, le conoscenze sui parassiti e sulla difesa e tutto quanto circonda la filiera viticola sono il frutto di una enorme quantità di studi, idee, sperimentazioni, intuizioni. Quanto segue sono alcune delle tappe principali che hanno caratterizzato il percorso storico della vite, sicuramente la pianta più amata, indagata e descritta. Saremo grati a chi vorrà segnalare errori e omissioni scrivendo a: info@viten.net

2000 a. C. - La potatura della vite è già nota nell’antica Grecia

1570 a. C. - Mosè, nel libro del Deuteronomio (XXVII, 39) proibisce di piantare le diverse varietà di uva frammiste nella stessa vigna e consiglia il piantamento in colli ubertosi dopo aver tolto i sassi

1122 a. C. - Un codice ufficiale cinese, Chong- King, contiene istruzioni concernenti la vite, indirizzate ai Mandarini, custodi dei giardini imperiali

700 a. C. - Nel libro di Isaia vengono citate alcune pratiche di viticoltura e vinificazione degli Ebrei

V sec. a. C. - Sofocle chiama l’Italia terra di predilezione del dio Bacco e riconosce all’Italia il primato come mercato vinicolo nel mondo

Viticoltura etrusca - Piante disposte distanti, maritate agli alberi o appoggiate a sostegni alti

Viticoltura greca - Piante abbastanza fitte, allevate basse senza sostegni o con corti sostegni inerti

Epoca romana - L’impiego dei salici per la vite era già conosciuto sia per produrre pali (Salix alba o salice comune), che per ottenere legacci (Salix viminalis), alla coltivazione e preparazione dei quali era addetto il salictarius

234 - 149 a. C. - Catone nel suo “Libro dell’agricoltura” dedica quasi un quarto dei 162 capitoli alla vite e al vino e parla della potatura della vite

200 a. C. - Ateneo di Alessandria ci informa che i vini dell’Italia meridionale e centrale erano ben conosciuti e distinti

82 - 37 a. C. - Anche Varrone accenna alla potatura e dedica alla vite i capitoli 23 e 69 del Libro I nel suo celebre trattato

77 - 78 a. C. - Plinio il Vecchio dedica i capitoli XII e XIV della sua “Storia Naturale” alla vite e al vino

42 d. C. - L.G.M. Columella redige un ampio trattrattato di agricoltura documentando nei libri III e IV l’alta perfezione raggiunta dalla viticoltura romana; parla della potatura in modo sistematico, introducendo principi tecnici validi tutt’ora

92 d. C. - Domiziano, in un suo famoso editto, blocca l’impianto dei vigneti per evitare che le terre migliori vengano occupate da questa coltura, sottraendole alla produzione di cereali di cui v’era penuria. La costrizione non risulta gradita e viene poco rispettata

280 - L’imperatore Probo abroga l’editto di Domiziano e favorisce i nuovi impianti in Gallia e lungo il Danubio impegnando, talvolta, perfino l’esercito per allestire nuovi vigneti 


IV sec. - Trattato di agricoltura di Palladio con ampie trattazioni di viticoltura

650 - Editto di Rotari in cui si comminavano pene severe a chi rubava più di 3 grappoli d’uva o pali per viti

1000 - A seguito dell’instabilità politica e delle scorrerie dei barbari, la superficie destinata a vite si riduce drasticamente, rimanendo confinata in ambienti protetti, quali i monasteri benedettini e cistercensi

1100 - Prime trafilerie per la produzione di fili di ferro. La trafilatura è invece molto più antica, essendo noti reperti archeologici con fili di rame e oro anche molto sottili, realizzati oltre 5.000 anni fa

1241 - Bela IV introduce in Ungheria maglioli di vitigni italiani

1303 - Trattato del bolognese Piero de Crescenzi in cui 45 capitoli del Libro IV sono dedicati alla coltura della vite con notizie sui vitigni del tempo

1498 - Di ritorno dal terzo viaggio in America Colombo portò alla regina Isabella il prodotto di viti indigene trovate a Cuba

1550 - Carlo V decreta un premio cospicuo a chi per primo avesse prodotto in America Latina del vino da utilizzare per la Messa: fu così che la nostra vite apparve nella regione del Plata

1596 - Andrea Bacci pubblica la sua “De naturali vinorum historia, de vinis Italiae et de conviviis antiquorum”, che contiene un’interessante rassegna dei vini del ‘500

XVII sec. - Il pugliese Prospero Rendella pubblica un “Tractatus de vinea, vindemia et vino

1625 - Il duca di Lorraine (Francia) fa trasportare 3800 carri a due ruote (tombereaux) di pelouse (terreno inerbito) per migliorare il terreno dei vigneti del suo Château de Condé-sur-Moselle

1669 - Il fosforo viene scoperto e isolato da Brand, che lo ricavò dalle urine

1753 - Nasce a Firenze l’Accademia agraria dei Georgolfili che, con quella di Torino fondata da Vittorio Amedeo II nel 1785, riporterà nei suoi atti frequenti memorie su problemi viticolo-enologici e intraprenderà numerose iniziative a favore della vite e del vino

1767 - De Boissieu propone il solfato di rame per aumentare la durata del legno

1799 - Il prof. Michele Marchisio di Strambino sperimenta con successo la miscela di miele e polvere di tabacco contro le tignole dell’uva, poi soppiantata dalla nicotina

1801 - G.A. Chaptal pubblica a Parigi il suo “Traité théorique et pratique sur la culture de la vigne et l’art de faire le vin”. A lui si deve anche l’istituzione della prima grande Collezione Ampelografica, diretta dal botanico e ampelografo Luigi Bosc

Inizio XIX secolo - Primi impieghi di tendifilo fissi

1808 - Il Conte Carlo Ceriana Maineri applicò reti antigrandine di filo di ferro zincato

1823 - Il curato don Carlo Raja, parroco di Busto Garolfo, in una comunicazione all’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere propone l’impiego di fili lunghi e ben tesi tra i pali di testata, contrariamente ai fili corti e lenti che si usavano in precedenza. Per questo utile suggerimento riceve una medaglia d’argento

1824 - Enrico Bousquet di Montpellier ottiene la prima ibridazione artificiale incrociando Aramon e Teinturier per ottenere il “Pétit Bousquet”, vitigno a polpa colorata

1825 - Giuseppe Acerbi pubblica un’importante opera su viticoltura ed enologia che porta anche un primo contributo all’ampelografia italiana

1832 - L’inglese Kyan (da cui il nome “Kyanizzazione”) propone l’impiego del sublimato corrosivo per aumentare la resistenza dei pali di legno

1842 - Il prof. Giuseppe Bertolini coltiva l’Isabella, detta uva fragola, (V. labrusca) nella sua tenuta di Zola. Si presume però che questo vitigno fosse conosciuto da molti anni

1845 - In una serra presso Londra viene scoperto un nuovo malanno della vite, l’Oidium tuckeri, importato dall’America del Nord con delle viti americane

1845 - L’avvocato Boltri di Camagna M.to (AL), in un libro specifico sull’argomento, suggerisce di sostituire le numerose canne impiegate nei vigneti del Casalese con piccoli tutori di robinia (ancora quasi sconosciuta), ottenuti con un taglio ogni 2-3 anni

1845 - Michaud raccomanda in Francia l’impiego del filo di ferro zincato

1847 - L’oidio viene segnalato in Francia

1847 - Primi impieghi dello zolfo contro l’oidio nelle serre inglesi

1849 - L’oidio oltrepassa le Alpi raggiungendo il Trentino

1855 - A Bordeaux viene introdotta la classificazione delle zone (crus) più vocate per la coltivazione della vite

1860 circa - Il Marchese Ridolfi utilizza pali di ferro a T ed a L come sostegno per vigneti

1862 - La Regia Società di Agricoltura di Londra pubblica un catalogo sulla preparazione dei fosfati ad uso agricolo

1865 - Il francese J. Monier inventa il cemento armato, che troverà rapidamente impiego in tutti i settori delle costruzioni ed anche per i pali da vigneto

1868 - Guyot, nella sua opera fondamentale “Études des vignobles de France” insiste sui vantaggi del filo di ferro zincato. Descrive inoltre i tipi di potatura e le forme di allevamento di quel tempo

1868 - Nella Francia meridionale avviene la scoperta di un altro parassita, un piccolo insetto proveniente sempre dall’America: la Fillossera della vite (Phylloxera vastatrix, oggi Viteus vitifoliae) che rende indispensabile l’impiego del portinnesto

1869 - Al Convegno viticolo di Beaune viene proposto l’impiego delle viti americane, per ottenere viti resistenti alla fillossera 


1869 - Il Barone Antonio Mendola incrocia Catarratto bianco x Zibibbo e dedica il risultato (Catarratto Moscato Carletti) al prof. Carletti, allora Direttore della Regia Stazione Enologica di Gattinara 


1869 - Bando di Carlo Cattaneo che invita gli industriali a produrre concimi fosfatici promettendo un premio di L. 3.000 a chi attiva una produzione per forniture di concimi sufficienti a coprire almeno 200 ettari. La Ditta Curletti di Milano ottiene il premio 


Fino al 1870 circa - Le viti venivano moltiplicate tramite propaggine e, in molti casi, non esisteva il filare, ma i ceppi erano disposti alla rinfusa 


1870 - A St-Mars-la-Jaille, in Francia, viene fondata la Braud, un’azienda per la produzione di mietitrebbiatrici, che poi diventerà la prima produttrice di vendemmiatrici 


1870 - L’agricoltore astigiano G. Boschiero è uno dei pionieri nell’impiego dei fili di ferro zincato 


1870 - A Grenoble, in Francia, vengono prodotti i primi pali di cemento armato 


Dopo 1870 - Con l’avvento della fillossera, la ricostruzione dei vigneti è stata fatta esclusivamente a filari, anche per favorire il traino animale nelle lavorazioni del terreno 


1876 - Il Balbiani sperimenta la disinfezione del materiale di propagazione della vite con l’acqua calda a 45° C 


1878 - Scoperta della Peronospora (Plasmopara viticola), sempre venuta dal Nuovo Mondo 


1879 - Prime segnalazioni di fillossera in Italia nelle province di Como e Milano 


1880 - 1886 - Il governo italiano acquista grandi quantitativi di semi di viti dagli Stati Uniti d’America (era proibito importare tralci o piante radicate) per far proseguire gli studi sulle viti resistenti alla fillossera 


1880 - Gelata terribile con temperature di -24 °C 


1881 - Con la convenzione di Berna del 3 novembre, art. 6, si vieta la transazione tra Stati di qualsiasi parte di pianta di vite se non dopo efficace disinfezione 


1881 - Georges Couderc crea in Francia il primo portinnesto incrociando la Vitis riparia con la Vitis rupestris 


1882 - Ottavi sperimenta, forse per primo in Italia, i pali di cemento armato nella sua tenuta Cardella, sita nei pressi di Casale Monferrato (AL) 


1882 - S. Grazzi-Soncini preconizza l’uso del solfato di rame diventato poi, con lo zolfo, la base per la difesa fitoiatrica del vigneto 


1883 - Millardet propone il primo antiperonosporico rameico come solfato di rame neutralizzato con calce. Per 70 anni unici antiperonosporici, decadranno verso gli anni ’70 per poi riprendere un largo impiego ancora attuale 


1884 - Il sig. Ceyp esplora le sorgenti del Rion e del Fasis nel Caucaso e scopre viti con ceppi di 35-40 cm di diametro, rampicantesi su piante gigantesche, quasi soffocandole 


1885 - Nasce l’attività vivaistica moderna ad opera di Couderc, che impiega per la prima volta una macchina innestatrice 


1885 - Primi attacchi di Guignardia bidwellii (Black-rot) in Francia. La malattia era ancora sconosciuta in Italia nel 1934 


1886 - Domizio Cavazza propone la sua poltiglia: 720 g di rame da immettere dentro acqua neutralizzata con calce 


1887 - Viala va in America per studiare le viti locali e trovare un rimedio alla fillossera 


1887 circa - Dagli Stati Uniti (Texas) viene importata la Vitis berlandieri, che verrà ampiamente impiegata per ottenere ibridi portinnesti 


1887 - Millardet e De Grasset ottengono l’ibrido Berlandieri x Riparia 420 A 


1888 - Il prof. Bombicci presenta una comunicazione all’Accademia delle Scienze sul sistema di cannoneggiare le nubi per evitare la grandine 


1889 - Alla tenuta Cardella, nel Casalese, vengono sperimentati pali di ferro a L e a T. Costano 2,13 lire ciascuno. Nello stesso periodo, il vino costa da 25 a 50 lire l’ettolitro 


1890 - Nel Monferrato viene istituita una cooperativa per indennizzare gli assicurati contro i tagli dolosi di vite 


1890 - A Geisenheim, in Germania, viene fondata la prima stazione per l’innesto della vite 


1890 - Primi scassi mediante funicolare, con moto indotto da motore a vapore 


1890 in poi - La produzione aziendale dei pali di cemento è abbastanza comune. Si tratta frequentemente di tutori pesanti, poco elastici, la cui durata è fortemente condizionata dalle sollecitazioni

1891 - Ottavi propone reti antigrandine realizzate con filo di canapa: durata 5-6 anni

1892 - C. Mancini rispondendo sul Giornale Vinicolo Italiano ad un quesito relativo ai sistemi più adatti per la conservazione dei pali dice: “Il catrame ha poca durata; dopo due o tre anni la parte restata sopra terra si scrosta e quella sotto terra non resiste lungamente all’umidità. Maggior durata ha il carbolineo; buonissimo pure è il sistema del solfato di rame”

1893 - Fortissima gelata invernale. L’Italia agricola bandisce un concorso per suggerire mezzi per evitare i danni 


1893 - Al congresso di Montpellier era già ben evidente che incrociando specie americane resistenti alla fillossera si ottenevano ibridi molto resistenti 


1895 - In Pennsylvania, negli Stati Uniti, nasce la New Holland Machine Company, specializzata nella produzione di macchine agricole 


1896 - Primi impieghi della forzatura delle talee innestate su vasta scala a Montpellier 


Fine 1800 - Impiego del tendifilo mobile 


XIX secolo - L’impiego dei fili è un problema perché rappresenta un esborso in denaro (forse l’unico per impiantare il vigneto), mentre tutte le altre operazioni (scasso, lavorazioni, concimazioni, barbatelle, sostegni verticali, ecc.) vengono realizzate in azienda 


Inizio secolo XX - Le produzioni ad ettaro limitate e la popolazione da sfamare, molto numerosa, portavano a coltivare intensivamente tutto il terreno disponibile. Gli interfilari, generalmente larghi fino a diversi metri, venivano coltivati a grano, mais, fave, patate, segale, ecc. 


1900 - Sui testi di viticoltura di questo periodo sono riportate descrizioni e figure di tendifili, poggiapali e sistemi di ancoraggio 


1900 circa - Impianto di pali e barbatelle in una buca scavata con attrezzo a due manici 


1902 - Kober, Ispettore della viticoltura in Austria, avvia la selezione tra gli ibridi prodotti dal Teleki ed individua il Kober 5 BB 


1903 - Il conte Calissano di Alba (CN), con altri esperti di viticoltura, propone le regole per la delimitazione delle zone di produzione del Barolo e del Barbaresco che, 60 anni dopo, diventeranno la base per i vini a denominazione di origine controllata 


1907 - La Ford Motor Company costruisce il prototipo della prima macchina agricola prodotta in serie a livello mondiale 


1908 - La superficie coltivata a vite mondiale è di 4.449.000 ettari dei quali 879.000 ettari in coltura specializzata e i rimanenti in consociazione 


1910 circa - Devaux H. di Gourdon (Francia) propone dei gancetti di ferro per fissare i tralci a frutto sui fili 


1910 circa - Impiego delle mine per la rottura di crostoni naturali costituiti da stratificazioni di calcare, argille impermeabili e compatte, minerali di ferro (ferracci, ferretti, ecc.) o per abbassare strati di roccia affioranti 


1911 - Gli attacchi delle tignole della vite risultano gravissimi in quasi tutta l’Italia e costringono i ricercatori, tra cui Dalmasso, ad escogitare tutti i mezzi di difesa possibili. A quei tempi si proponevano la raccolta manuale e l’impiego della nicotina, degli arseniati e del piretro 


1912 - Pasel, metallurgista della Krupp, deposita i brevetti relativi ad acciai austenitici con il 18% di cromo e l’8% di nichel. Nasce l’acciaio inossidabile, che si diffonderà lentamente in tutti i settori, per approdare, dopo quasi 80 anni, anche in vigneto 


1916 - P. Voglino, Direttore del Regio Osservatorio regionale di fitopatologia di Torino sostiene la necessità di avvisare i viticoltori sul momento opportuno per effettuare i trattamenti antiperonosporici. Nascono così le “Stazioni di segnalazione per la peronospora della vite”, di cui la più nota è quella di Acqui, tuttora in attività 


1916 - Secondo Zavattaro, direttore dell’Ufficio di Viticoltura ed Enologia annesso alla Cattedra ambulante di Casale M.to (AL), per palizzare il vigneto con il tradizionale sistema detto “a tre carasse”, cioé tre piccoli sostegni verticali, costituiti solo da canne riunite in mazzetti e senza fili, occorreva destinare a canneto una superficie equivalente ad un sesto di quella coltivata a vigneto 


1919 - Dalla catena di montaggio Fiat esce il 702, primo trattore prodotto in serie, mentre a Cork, in Irlanda, nasce il Fordson, primo trattore prodotto contemporaneamente in Europa e negli Stati Uniti 


1919 - Inizia la coltivazione del Kober 5 BB in Italia 


1920 - Primo regolamento nazionale in materia vivaistica 


1920 - Viene emanata una legge con “Disposizioni relative al controllo sulla produzione ed il commercio delle viti americane” 


1920 circa - Si utilizza l’acqua calda a 55° per 5 minuti per distruggere adulti e uova di fillossera 


1920 circa - In diverse parti del mondo, dove si impiega abbondantemente il legno per le costruzioni e per i pali delle linee telefoniche ed elettriche, si introduce la tanalizzazione (iniezione di sali misti di rame-cromo-arsenico in autoclave) 


1920 - 1930 - Domizio Cavazza, direttore della Regia Scuola di Enologia di Alba, propone l’impiego di tubi di caldaie in disuso come sostegni intermedi, mentre ritiene siano meno validi i tondini di ferro di 5-6 mm di diametro, peraltro raramente impiegati 


1920 - 1930 - Si propone di verniciare i sostegni di ferro con minio o catrame 


1922 - Alessandro Teleki seleziona il Teleki 5 C 


1924 - A Parigi viene costituito l’OIV, Ufficio Internazionale della Vite e del Vino 


1927 - L’I.G. Farbenindustrie inizia a produrre il Nitrophoska, miscela di 3 elementi fertilizzanti: azoto, fosforo e potassio 


1928 - Il francese E. Freyssinet propone il cemento armato precompresso, che trova poi impiego in molti settori delle costruzioni ed anche per la produzione dei pali

1929 - La Montecatini produce a Crotone un concime binario (NP) contenente azoto e fosforo: il fosfato biammonico. Nel 1932 la produzione di questo fertilizzante fu di 3763 tonnellate

1930 circa - Primi impieghi di mezzi cingolati di grande potenza per lo scasso e di ruspe meccaniche a cingoli per il livellamento dei terreni

1931 - Con la legge del 23 marzo si vieta la coltivazione degli ibridi produttori

1932 - La Fiat avvia la produzione del 700 C, primo trattore per il movimento terra che monta una lama anteriore per lo spostamento del terreno e dei dispositivi per il carico dei veicoli da trasporto

1933 - Vengono costituiti i Vivai Cooperativi di Rauscedo, da decenni la più grande realtà vivaistica del mondo

1934 - Scoperta dei ditiocarbammatiti (zineb, mancozeb, propineb, metiram) che verranno impiegati a partire dai primi anni ’50. Si impongono rapidamente, ma negli anni ’70 rallentano la loro diffusione in seguito alla scoperta di alcuni effetti collaterali meno positivi

1935 - Cavazza cita esperimenti di iniezione forzata in autoclave con sostanze antisettiche su pali di legno e commenta: “Le applicazioni fatte finora in Italia non hanno avuto molta fortuna”

1936 - Una grave gelata invernale distrugge quasi tutti i canneti del Monferrato Casalese (AL) 


1940 - L’impiego delle canne per l’allevamento della vite era così diffuso nella provincia di Alessandria che, a fronte di una superficie di circa 40.000 ettari vitati, ben 3.255 erano coltivati a canneto 


1940 circa - Inizia l’impiego degli insetticidi a base di D.D.T. che in breve trovano larga diffusione ma, in seguito, vengono banditi per il loro gravissimo impatto ambientale 


1941 - E. Baldacci propone il calendario di incubazione della peronospora per l’Oltrepò pavese che verrà in seguito modificato e migliorato 


Dopo 1945 - Nelle Regioni meridionali della Penisola continua ad essere preferito l’innesto in campo, mentre in quelle settentrionali si diffonde l’impiego delle barbatelle innestate 


1950 - Inizia a diffondersi la vibrazione del cemento in fase di gettata del palo 


1950 - Viene migliorata la distribuzione della zincatura e una ditta non italiana introduce la zincatura pesante anche per i fili da vigneto 


1950 circa - I pali centrifugati prodotti per le linee elettriche vengono costruiti anche per vigneti, dove si esigono tutori molto alti e robusti (sistema a raggi) 


Anni ’50-’60 - Si è assistito al progressivo abbandono delle colture secondarie, portando le distanze tra i filari a valori minimi, in grado di assicurare il traino animale per le lavorazioni (1,6-1,8 m) 


1950 - 1960 - Si incomincia a parlare di potatura agevolata (forbici pneumatiche) e parzialmente meccanizzata 


1951 - Viene brevettato un nuovo antisettico per pali di legno che, ad una miscela di ingredienti noti, aggiunge il pentaclorofenolo 


1952 - Introduzione dei tioftalimidi (folpet) oltreoceano, da parte dalla Standard Oil Development Cie. In Europa si diffonderà a partire dal 1962. Largamente impiegato fino al ’75, viene poi messo da parte per venire ripreso negli ultimi anni 


1955 - La Società Elettrica ed Elettrochimica del Caffaro intraprende la produzione di concimi complessi a Porto Marghera 


1958 - Prime produzioni di pali precompressi di sezione quadrata di 4,5 cm di lato 


1958 - Primi impieghi di reti antigrandine, per la stesura delle quali sono necessari sostegni ed accessori specifici 


1958 - Vengono costruiti i primi pali tronco-conici vibrati 


1960 - Inizia a Priolo l’attività della Edison con una capacità di 80.000 tonnellate annue di concimi destinati a coprire il fabbisogno dell’Italia e all’esportazione nel bacino mediterraneo 


1960 - Primi esperimenti di lotta antiperonosporica con elicotteri. Nel 1966 erano trattati con questo mezzo circa 25.000 ettari in Piemonte e Oltrepò pavese


 1960 - Si costruiscono pali vibrati e traforati 


1960 circa - Primi impieghi di escavatori idraulici per rifinire lo scasso ai bordi degli appezzamenti e per lo scasso di superfici piccole o molto declivi 


1960 in poi - Impiego della trivella a motore per piantare i pali 


1961 - In Italia viene fondata la Benati, un’azienda produttrice di macchine per movimento terra 


1962 - In Emilia vengono prodotti i primi fili a zincatura pesante 


1963 - Con la legge 930, che regolamenta la tutela delle denominazioni di origine dei vini, inizia un nuovo capitolo della nostra viticoltura e, pur con qualche limite, viene favorito un netto miglioramento della vitivinicoltura del nostro Paese 


1963 - In Emilia vengono prodotti i primi fili plasticati e zincati 


1964 - In Francia ed Italia, inizia la produzione di canne di polivinilcloruro stabilizzato ai raggi ultravioletti 


1964 - Inizia la produzione di pali precompressi di forma triangolare, ancora oggi in commercio 


1965 - Con la diffusione delle reti antigrandine, il settore si specializza e produce dispositivi specifici quali tubi rotanti, portatubi, cappelli per pali, placchette per il fissaggio della rete, ecc. 


1965 - Prime esperienze di impianto dei pali a pressione, con macchine idrauliche non specifiche (escavatori, pale meccaniche, ecc.) 


1965 - Primi fili per vigneto realizzati con materie plastiche di colore bianco 


1965 - Primi impieghi dei diserbanti ormonici e triazinici 


1966 - La canadese Versatile diventa una delle principali aziende produttrici di grandi trattori a 4 ruote motrici. Verso la fine degli anni ’60 nasce in seno alla Fiat la divisione Trattori e Macchine Movimento Terra 


1966 - La Montecatini si fonde con la Edison diventando Montedison S.p.A. 


1968 - Entrano in funzione nuovi impianti Montedison a Crotone. A Gela viene avviata la prima linea produttiva dell’ISAF (Industria Siciliana Acido Fosforico), fondata nel ‘66 


1968 - Viene introdotto in Italia il palo segato di bongossi (Lophira alata), noto come azobé, di origine equatoriale 


1969 - Viene emanato il DPR 1164, che regola la produzione ed il commercio del materiale di moltiplicazione della vite ponendo le basi della moderna vivaistica e viticoltura italiana 


1970 - Introduzione di macchine specifiche per l’impianto dei pali a pressione 


1970 - Nasce ufficialmente Fiat Macchine Movimento Terra S.p.A. a Lecce. In seguito la società rileva anche la Simit, principale produttrice di escavatori idraulici 


1970 - Primi impieghi della pacciamatura lungo la fila, con film plastico di colore nero 


1970 - Si diffonde l’impiego delle canne di PVC 


1970 - Vengono proposti accessori realizzati con materiali plastici. Non mancano gli insuccessi quando, incautamente, vengono impiegate materie plastiche non stabilizzate ai raggi ultravioletti 


1970 circa - Impiego di tubi drenanti in materiale plastico 


1970 circa - Prime esperienze di tanalizzazione, su pali da vigneto in Italia. La pratica era già diffusa da una decina di anni per pali con altre destinazioni (linee elettriche e telefoniche) 


1970 in poi - Impieghi sempre più frequenti di accessori per i sostegni della vite 


1970 in poi - Tendenza ad utilizzare materiali meno deperibili per ridurre al minimo la manutenzione 


1970 - 1980 - La potatura meccanica della vite, sia invernale che estiva, è ormai una realtà per diverse forme di allevamento 


Anni ’70 - ’80 - L’introduzione della trattrice ha costretto ad allargare gradualmente i sesti prima a 2,2-2,5 m e poi fino a 2,7-3,0 m per consentire il passaggio di trattrici sempre più potenti e più larghe (per aumentarne la stabilità in zone più ripide). Talvolta si è esagerato, raggiungendo i 4 metri ed oltre, ma è stato facile capire che si trattava di un errore, perché le produzioni ad ettaro erano insufficienti, specie nei terreni magri e asciutti di collina 


1974 - Diventa operativo un Progetto del CNR finalizzato alla formazione di un gruppo di studio per la selezione clonale della vite 


1974 - Nasce Fiat-Allis, una joint venture con l’americana Allis Chalmers Corporation. Nasce Fiat Trattori S.p.A. 


1974 - Primi impieghi delle trinciasarmenti in Oltrepò pavese. Queste macchine erano già impiegate da decenni in Trentino Alto Adige e Svizzera 


1974 - Scoperta dei solfoanilidi. La diclofluanide verrà però omologata nel 1979 con un impiego che si manterrà costante nel tempo, fino al 2005 


1975 - In Francia vengono proposte le prime pinzatrici per fissare i fili a perdere o per legare piccoli sostegni e capi a frutto 


1975 - Inizia a diffondersi la tendenza ad impiantare prima i pali e poi le viti. In precedenza, si operava in modo opposto, per attenuare il deperimento dei sostegni di legno e dei fili poco durevoli, in quanto non adeguatamente protetti 


1975 - La Braud lancia sul mercato la prima vendemmiatrice, la “1020”, semovente con motore di 109 cv. 


1975 - Viene immesso in commercio il bromopropilato, acaricida tutt’ora impiegato fino al 2008. 


1975 - Primi impieghi sperimentali del filo di acciaio inossidabile 


1975 - Si diffonde l’impiego dei paletti di legno segato (robinia, bongossi) 


1976 - L’Unione Europea inaugura una serie di normative sui fertilizzanti per uniformarne la regolamentazione 


1976 - La vendemmiatrice “1020” della Braud si evolve dotandosi di 4 ruote motrici e 4 direttrici nonché di un serbatoio posteriore di 2.000 l di capacità 


1976 - Prime esperienze con fili di acciaio inossidabile in vigneto 


1977 - Fiat Trattori acquisisce la Agrifull, specializzata nella produzione di trattori di piccole- medie dimensioni 


1978 - A Padova viene allestito un impianto sperimentale con fili di acciaio inox 


1978 - Primi vigneti impiantati a macchina in Francia 


1978 - Primi impieghi delle trinciasarmenti in Piemonte. La loro diffusione è poi stata molto rapida 


1978 - Prime sperimentazioni di palizzatrici meccaniche e di spollonatrici (CNR di Torino) 


1978 - Viene registrato il vinclozolin, primo dicarbossimidico specifico per la lotta contro la muffa grigia dell’uva 


1978 - Nasce la prima vendemmiatrice trainata Alma 


1978 - Inizia in Francia la produzione di vendemmiatrici di seconda generazione, con ingombri ridotti e costi accessibili a medie aziende 


1979 - A Campo di Pietra di Salgareda (TV) viene impiantato un vigneto di 60 ettari utilizzando esclusivamente fili di acciaio inossidabile 


1979 - Commercializzazione in Italia di fenarimol, antioidico sistemico 


1979 - Vengono omologati i primi cloni ottenuti con selezioni appropriate 


1980 - 2000 - Prosegue l’omologazione di nuovi cloni 


1980 - 2000 - Attuazione di numerose esperienze volte a realizzare sostegni principali e secondari, utilizzando materie plastiche riciclate, con risultati tendenzialmente modesti


 1980 - Come tutore verticale della vite viene proposto l’impiego di fili spiralati, legati al filo orizzontale ed alla stessa vite 


1980 - Con la legge 454, la CEE dispone il blocco dei nuovi impianti fino al 1990, prorogato ora fino al 2010: Con la nuova ocm vino si prevede la liberalizzazione degli impianti dal 2014 


1980 - Primi impieghi di insetticidi a base di clorpirifos e fenitrotion 


1980 - Iniziano ad essere prodotti accessori di acciaio inossidabile quali fermagli per le legature, distanziali, chiodi, cambrette ed altri sistemi per il fissaggio dei fili ai pali di legno, tendifili, ecc. 


1980 - Viene proposto il filo di nylon 6 (poliammide) di colore nero, stabile ai raggi ultravioletti 


1980 - Viene registrato il cimoxanil, primo antiperonosporico ad azione endoterapica. Per la lotta all’oidio della vite viene proposto il triadimefon, il primo fungicida appartenente al grande gruppo degli inibitori della sintesi degli steroli posto in commercio nel nostro Paese 1980 circa - Infissione dei pali per pressione con macchine idrauliche specifiche (piantapali) 


1981 - Commercializzazione di glifosate, erbicida sistemico 


1981 - Primo impiego della deltametrina, insetticida piretroide 


1982 - Inizia a diffondersi l’impiego del filo di acciaio inossidabile in vigneto 


1982 - Nasce la vendemmiatrice Braud con sistema di raccolta a panieri, per vigneti prestigiosi con interfilari molto stretti 


1982 - Viene immesso in commercio il metalaxil della famiglia delle acilalanine, il primo antiperonosporico sistemico, tutt’ora in commercio. Nello stesso anno entra in commercio anche il fosetil Al, ancora in uso 


1982 - Shaullis e Studer riferiscono sull’impiego del filo di acciaio spiralato entro il quale viene ingabbiato il cordone permanente in forme come il GDC e il cordone speronato 


1983 - La ditta Olmi produce il primo elevatore per trasporto uve con vasca in ferro verniciato 


1983 e seguenti - diversi costruttori passano dalla fase sperimentale alla produzione in serie di cimatrici funzionanti con i tre diversi principi: barre falcianti, coltelli rotanti a controlama e coltelli rotanti liberi 


1984 - Per Braud due nuove vendemmiatrici inaugurano la polivalenza: possono infatti essere usate anche per trattamenti antiparassitari, cimatura, pre-potatura ecc. 


1984 - In Francia si sperimentano le prime potatrici meccaniche integrali azionate da un computer guidato da telecamere a visione tridimensionale 


1984 - Commercializzazione in Italia di propiconazolo, antioidico sistemico 


1985 - Commercializzazione in Italia di diclobutrazolo, antioidico sistemico 


1985 - Fiat Trattori acquisisce il 100% della Braud 


1985 - In Francia, vengono proposti i primi impieghi dell’acciaio inossidabile, per la costruzione dei sostegni della vite 


1985 - Inizia la produzione industriale del filo zincato con il 5% di alluminio (processo Galfan) che si rivela una protezione particolarmente efficiente 


1985 circa - Prime zonazioni in Italia 


1985 circa - Si espande l’impiego della canna di bambù, importata dai Paesi Orientali 


Dal 1985 in avanti - Sono stati impiantati alcuni vigneti con sesti molto fitti, da lavorare obbligatoriamente con trattori scavallatori. I risultati sono stati talvolta positivi, talaltra meno, a causa dei terreni che non sopportavano la compattazione provocata dalle macchine scavallatrici 


1986 - Nasce la Ford New Holland dalla fusione di Sperry New Holland e Ford Tractor Operations 


1987 - Commercializzazione in Italia di penconazolo, antioidico sistemico 


1987 - Nasce Fiat-Hitachi Excavators S.p.A., una joint venture tra Fiat Allis e la giapponese Hitachi Constructions Machinery 


1987 - Nel nostro Paese, inizia la produzione industriale dei pali di ferro profilati a caldo 


1987 in poi - Si diffonde l’impiego di diversi legacci realizzati con materie plastiche. Non si tratta di novità, ma in precedenza erano utilizzati prevalentemente i materiali di origine vegetale 


1988 - Braud innova la vendemmiatrice con un nuovo sistema a scuotitura a dinamismo controllato, l’S.D.C. 


1988 - Gregoire lancia la testata di raccolta Arc System che dispone di allineamento automatico e sospensione pendolare 


1988 - Studi preliminari sulla possibilità di arrotondare tutti e quattro gli spigoli dei pali in cemento precompresso, per favorire la vendemmia meccanizzata 1989 - Commercializzazione in Italia di myclobutanil, antioidico sistemico 


1989 - Introduzione del filo di ferro ad alta resistenza, caratterizzato da una maggiore stabilità dimensionale nel tempo 


1989 - Presentata la vendemmiatrice Braud per vigneti stretti, unico modello con telaio estensibile 


1989 - Produzione dei fili di acciaio al carbonio ad alta resistenza con zincatura pesante 


1990 - 2000 - La tecnica vivaistica subisce continui miglioramenti, che consentono di produrre barbatelle sane, uniformi, in grado di svilupparsi ed entrare rapidamente in produzione 


1990 - Esperimenti di pacciamatura lungo la fila con geotessile


1990 - Il regolamento CEE 3302 consente il diritto di trasferimento del reimpianto nell’ambito dell’azienda e tra aziende diverse, nei limiti del territorio nazionale 


1990 - Per superare i problemi ambientali creati dalla tanalizzazione, si ricercano altri sali impregnanti esenti da arsenico e, se possibile, anche da cromo 


1990 - Si estende la sperimentazione sulla confusione sessuale per le tignole 


1990 - Posa in opera dei pali con impianto idraulico a pressione e messa a piombo automatica con dispositivi laser 


1990 circa - Viene introdotto il raggio laser per la gestione dei livellamenti e la maggior precisione nei tracciamenti ed il geotessile per i drenaggi


1990 circa - Si impiegano tubicini di acciaio inossidabile ferritici e austenitici di scarto come sostegni minori della vite 


1991 - Diffusione dei pali di cemento precompressi con spigoli arrotondati 


1991 - Tanesini sostituisce la trasmissione meccanica del moto con impianto idraulico nelle vendemmiatrici 


1991 - Produzione di pali di cemento a spigoli arrotondati con gettata “per estrusione” 


1991 - Si prospettano impianti realizzati totalmente con acciaio inossidabile, quindi a manutenzione ridotta e durata illimitata 


1991 - Commercializzazione in Italia di hexaconazolo, antioidico sistemico 


1991 Commercializzazione di glufosinate ammonio, erbicida disseccante non residuale 


1992 - Viene presentato il primo palo di acciaio inossidabile per vigneti costruito in Italia 


1993 - Commercializzazione in Italia di cyproconazolo, antioidico sistemico 


1993 - N.H. Geotech diventa New Holland e nasce ufficialmente la New Holland Braud con 6.000 vendemmiatrici vendute 


1994 - Commercializzazione in Italia di flusiconazolo e tebuconazolo, antioidici sistemici 


1994 - Nel loro insieme gli accessori per i sostegni ed i legacci costituiscono un campo molto vasto, caratterizzato da una continua evoluzione. È interessante la coesistenza dei salici con i fermagli di polietilene o di acciaio inossidabile, quella delle foglie di canna con legacci di materie plastiche di tipo diverso, il tendifilo d’acciaio inossidabile con quello formato da due pezzi di legno 


1994 - Commercializzazione di fenpiroximate, acaricida 


1995 - 2000 - La maggior parte del mercato viene diviso tra filo protetto con zinco arricchito di allumino e quello di acciaio inox 


1995 - Inizia la commercializzazione del dimetomorf, nuovo antiperonosporico con azione endoterapica 


1995 - Si costruiscono tutori ottenuti con lamiere molto sottili, profilate per avere resistenze adeguate 


1995 circa - Si attua, soprattutto in Toscana, lo scasso a “tappeto drenante”, ovvero con un escavatore che smuove la terra, un secondo che asporta i sassi ed un terzo che li interra a formare il dreno 


1995 - Commercializzazione dei primi idrossidi di rame 


1995 - Commercializzazione di flufenoxuron, insetticida acaricida 


1996 - Commercializzazione in Italia di tetraconazole, unico antioidico sistemico IBS nato dalla ricerca italiana 


1997 - 2000 - I pali di ferro profilati a freddo e zincati trovano un crescente interesse presso i viticoltori 


1997 - Si costruiscono tutori in vetroresina in grado di resistere a sollecitazioni elevate 


1997 - Viene posto in commercio azoxystrobin, la prima strobilurina con attività antiperonosporica ed antioidica 


1997 - Viene ripresa la tecnica dell’immersione dei pali in una soluzione di solfato di rame, operando talvolta su grandi quantitativi 


1997 - Inizia l’impiego dei fosfiti di potassio con attività nutritiva e di stimolo delle resistenze a parassiti quali la peronospora 


1997 - Commercializzazione di pyrimetanil, antibotritico 


1998 - Commercializzazione di cyprodinil + fludioxonil antibotritico 


1998 - 99 - La CEE ammette nuovi impianti, comunque limitati a zone che hanno dimostrato di avere una produzione insufficiente rispetto alle richieste 1999 - Commercializzazione di quinoxyfen, antioidico 


Fine XX secolo - La ricerca sempre più convinta della qualità ha portato alla individuazione di un giusto compromesso tra esigenze della meccanizzazione ed esigenze fisiologiche delle viti, il tutto visto in funzione del terreno, delle forme di allevamento e degli indirizzi produttivi. Generalmente, si ricorre meno a sesti troppo larghi o troppo stretti 


2000 - Attrezzi quali il piantapali e lo stendifili, sono comuni non solo presso terzisti, ma anche in aziende di medie dimensioni 


2000 - Commercializzazione di fenexamid, fungicida antibotritico 


2000 - Diffusione dell’impianto dei vigneti a macchina 


2000 e seguenti - Diverse zone viticole del nostro Paese dispongono di lavori di zonazione, condotti da Istituti universitari e di ricerca, spesso in collaborazione con professionisti, organizzazioni di settore, ecc. I risultati sono quasi sempre utili ed interessanti 


2000 - In Italia, in un secolo, la superficie a vigneto è scesa da 1.900.000 ettari a meno di 800.000, mentre la produzione è passata da 35- 40 a 55-60 milioni di ettolitri 


2000 - Commercializzazione di famoxate, antiperonosporico appartenente al gruppo dei QoI 


2001 - Commercializzazione di trifloxystrobin, antioidico con un’importante azione collaterale antibotritica 


2002 - Commercializzazione di iprovalicarb, antiperonosporico 


2003 - Commercializzazione di thiamethoxam, insetticida aficida 


2004 - Commercializzazione di spinosad, insetticida di origine naturale 


2004 - Commercializzazione di fenamidone, antiperonosporico appartenente al gruppo dei QoI 


2005 - Commercializzazione di un nuovo antioidico a base spiroxamina 


2005 - Commercializzazione di zoxamide, antiperonosporico 


2005 - Commercializzazione di pyraclostrobin, antiperonosporico 


2005 - Commercializzazione di cyazofamid, fungicida della famiglia dei cianoimidazoli 


2006 - Commercializzazione di boscalid, antibotritico con effetti collaterali antioidici 


2006 - Commercializzazione di metossifenozide, insetticida per i lepidotteri 


2007 - Commercializzazione di meptyldinocap, antioidico di contatto 


2007 - Commercializzazione di proquinazid, antiodico 


2007 - Commercializzazione di bupirimate, antioidico 


2007 - Commercializzazione di spirodiclofen, acaricida della famiglia dei chetoenoli 


2007 - Commercializzazione di kiralaxil, fungicida che sostituisce il benalaxil 


2007 - Commercializzazione di benthiavalicarb, fungicida della famiglia ammino acidi amido carbammati 


2008 - Presso l’Istituto di San Michele all’Adige è stato decifrato il codice genetico della vite. Si tratta di una prima versione della sequenza del Dna della vite, composto di 19 cromosomi contenenti circa 500 milioni di nucleotidi 


2008 - Innovazioni nel campo delle vendemmiatrici: la ditta Olmi ha brevettato un sistema di dischi stabilizzatori idraulici che limitano lo scivolamento a valle del mezzo, consentendo di operare con pendenze trasversali fino al 35% 


2008 - Presso l’Università di Firenze si sperimenta una nuova testata di raccolta per vendemmiatrici più piccole ed agili 


2009 - Commercializzazione di fluopicolide, fungicida della famiglia delle acyl-picolidi 


2009 - Commercializzazione di mandipropamid, fungicida della famiglia delle mandelammidi 


2009 - Commercializzazione di valiphenal, antiperonosporico