IL TERRENO

Vengono riportate alcune sintetiche informazioni riguardanti il terreno, le relative analisi e gli elementi nutritivi, in buona parte tratte dal volume “Biovitienologia ... o no?” edizioni VitEn

Suddivisione percentuale dei vigneti italiani in funzione della pendenza, con distinzione tra Nord, Centro e Sud a fine XX secolo. Negli ultimi cento anni è notevole lo spostamento della viticoltura verso sud e verso i terreni pianeggianti. (da Vigna Nuova - Edizioni VitEn)
Il terreno di alcune zone viticole rinomate (da Vigna Nuova - Edizioni VitEn)

Langhe (Barolo e Barbaresco): marne mioceniche calcaree (10-40% di calcare totale), di colore grigio chiaro. Terreni subalcalini con pH variabili da 7,6 a 7,9. 

Gattinara: terreni superficiali autoctoni, costituiti da porfidi, sieniti e quarzo. La reazione è tendenzialmente acida o subacida con pH 5,5-6,5. 

Valtellina: terreni superficiali costituiti prevalentemente da micascisti, con una quantità trascurabile di calcio e pH subacidi (6-6,5). 

Astigiano (Moscato): marne calcaree friabili che, riportate in superficie, si sgretolano rapidamente sotto l’azione del gelo. Buona dotazione di sostanze nutritive e ritenzione idrica adeguata. 

Chiantigiano: prevalgono i terreni calcarei o silicei ricchi di ossidi di ferro e di alluminio (galestri). La ritenzione idrica è media, ottima la portanza. 

Alto Adige: terreni ben drenati che richiedono apporti consistenti di elementi nutritivi. 

Collio: predominano i terreni limoso-silicei con scheletro abbondante. Il pH varia da 7,0 a 7,7. 

Marsala: terreni argillosi resistenti alla siccità. Si ottengono vini robusti ed alcolici. 

Beaujolais (Francia): terreni di medio impasto, argillosi, su colline basse di natura granitica con pH neutro o subalcalino. 

Mosella e Wachau (Austria): terreni silicei e argillo-silicei di profondità variabile; si va da zone con rocce affioranti ad altre con terreno molto profondo. 

Champagne (Francia): terreni calcarei (fino all’80%) con sottosuolo ricco di conchiglie fossili. 

Bordeaux (Francia): terreni calcarei, ciottolosi, talvolta molto asciutti. 

Coonowarra (Australia): terreno rosso friabile poco profondo, con uno strato di calcare a 50 cm di profondità e falda molto superficiale (150 cm). 

New South Wales (Australia): terreno vulcanico presentante affioramenti basaltici. 

Stellenbosch (Sud Africa): suoli leggeri e sabbiosi a occidente, ricchi di scheletro (frammenti granitici) a oriente. 

Napa Valley (California): terreni alluvionali fertili, freddi. 

Rioja (Spagna): argille miste a gesso e minerali di ferro nella parte alta e suolo alcalino, pesante, nella zona bassa.