capitolo 1 STORIA DEI CONTENITORI Anni 900 - 1700 Albino Morando, Daniela Bussi Cartiere, bicchieri, vetrai, bottiglie, cristallo KEYWORDS - Esiste già a Venezia, in diverse zone, un’industria vetraria sviluppata che, nel 1291, viene concentrata nell’isola di Murano per motivi di sicurezza (incendi) e di difesa da possibile spionaggio industriale. E proprio ai Veneziani, abili ed intraprendenti maestri dell’arte vetraria, va il merito della diffusione della lavorazione di questo materiale 900 - Il bicchiere, durante il Medioevo, diventa rarissimo, per un lungo periodo. Nei banchetti celtici, in epoca merovingia e fino al XV secolo, la birra, il sidro ed il vino erano bevuti da corni di uro e, in alcuni macabri casi con valenze marziali, nei crani dei nemici uccisi Epoca medievale - Le botti venivano chiuse con cavicchi di legno di forma tronco-conica, pressati con forza nel foro di spina Epoca medievale - Le cogge erano grandi navi per il trasporto del vino da parte dei mercanti francesi e portoghesi ai mercati di Southampton e Londra in Inghilterra, Bruges, Anversa e Amburgo. Potevano caricare fino a 200 tonneaux Epoca medievale - Gli Arabi introducono in Italia l’arte di fabbricazione della carta 1000 - Primi documenti sull’impiego delle botticelle di legno nella conservazione dell’aceto balsamico 1046 - A Fabriano ed Amalfi si sviluppa l’arte della carta che si diffonderà in Italia e all’estero 1100 - Si ha notizia dell’esistenza in Piemonte dei “magistrati carpentarii, con le loro arti di bottari e barilari…” 1100-1200 - L’archivio di stato di Palermo conserva il primo documento italiano su carta risalente a quest’epoca 1109 - In un documento si chiede a Giovanni Maria Visconti di pagare per l’affitto della corte di Masino ai proprietari (il Monastero di San Gallo) anche con 100 vasi di vetro. Ciò dimostra la diffusione della sua produzione anche presso il Lago Maggiore 1129 - A Venezia si produce il vetro incolore abbellito con pittura a smalto 1200 - Il comune di San Giminiano (SI) rilascia l’autorizzazione ad un vetraio (Cheronimo) per aprire una fornace e fabbricare bicchieri ed altri recipienti da utilizzare per il vino 1265 - A Murano lavorano decoratori che abbellivano anche bicchieri a stelo lungo e di vetro incolore. I veneziani avevano appreso la tecnica della soffiatura del vetro dalla Siria che, tra il XIII e il XV secolo, produceva oggetti di valore artistico e colorati con smalti 1280 - Esisteva a Firenze la Corporazione dei Legnaioli (Arti Minori) alla quale aderivano i “facenti e vendenti botti, tini e bigonce” 1280 - Prevale in questi secoli il vetro verde scuro o brunito, adornato da gocce o affossamenti XIII-XIV sec. - La presenza dei maestri bottai è documentata in Sicilia e Sardegna 1300 - Verso fine secolo compare in Toscana il fiasco. La necessità di proteggerlo dagli urti mediante un rivestimento fa sì che botteghe artigiane si specializzino nell’arte di rivestire i fiaschi utilizzando un’erba palustre ( ) 1300 Typha latifoglia - Ullman Stromer fonda la prima cartiera tedesca con il contributo di operai italiani 1390 - Il bicchiere si evolve gradualmente, finché si ottengono bicchieri simili a quelli attuali, spesso riccamente lavorati. I vetrai veneziani si distinsero come grandi maestri anche nella lavorazione dei bicchieri Fino al 1400 - Sorgono cartiere in diverse località svizzere 1400-40-46 - Viene fondata la prima cartiera in Belgio 1407 - In Toscana il fiasco di vetro viene prodotto in grandi quantità per sostituire il vecchio fiasco di metallo stagnato, il cui uso era stato proibito nel 1388 1428 - Anche in Toscana si perfeziona l’arte del vetro per volere dei Medici; a Firenze e Pisa è attestata l’opera di maestri veneziani di Murano, nonostante Venezia proibisse l’emigrazione dei suoi artigiani per proteggere la propria economia XIV e XV sec. - Un documento attesta che “ ser Niccolò da Gambassi” era un vetraio con laboratorio in Figline Valdarno e produceva fiaschi. A fianco di questi vetrai sorgevano i laboratori specializzati nel rivestimento dei fiaschi come attesta una dichiarazione catastale del 1477 dove Pietro da Lucha scriveva: “Son povero e miserabile, non ho altra arte se non la veste dei fiaschi” 1456 - L’inglese John Tate mette in funzione la prima cartiera 1494 - Lo storico Francesco Mario Grapaldo in un suo libro spiega il procedimento seguito per la produzione della carta partendo da stracci 1494 - Ad Altare (SV) viene promulgato uno Statuto (poi aggiornato nel 1512) in cui si regolano doveri e diritti degli artigiani vetrai. Nasce qui anche una Università dell’Arte Vitrea 1495 - De Crescenzi ricorda la venerazione che avevano i piemontesi per il vino, accennando che i gentiluomini di quelle terre si facevano gloria delle loro cantine dotate di grandi botti colme di vini vecchi 1500 - Inizia a Venezia la lavorazione del vetro a filigrana, nota come , che verrà applicata anche al bicchiere. In alcuni casi il piede del bicchiere era decorato con teste di animali, fiori, ecc. 1500 façon de Venise - La bottiglia viene utilizzata sempre più come recipiente per il vino 1500 - Viene costruita la prima cartiera in Francia; nel 1532 prima cartiera in Svezia e nel 1540 in Danimarca 1500 - Dalla Cina viene introdotta in Europa la porcellana 1518 - Giacomo I d’Inghilterra viene considerato lo scopritore della bottiglia a collo stretto, capace di resistere alla pressione del tappo di sughero 1566-1625 - A Firenze viene emanata una disposizione che rendeva obbligatorio il “bollo” per garantire che il fiasco avesse la capacità corrispondente al “mezzo quarto”, cioè litri 2,280 1579 - Andrea Bacci “… occorre avere a disposizione un sistema di recipienti che chiamano tini, molto grandi, di quercia o di legno robusto, nei quali versano le vinacce pigiate…finché si rendono conto che il vino è pronto per essere riposto nelle sue botti” 1596 - Il tipo di materiale utilizzato nella produzione del bicchiere ne determina il pregio. Infatti i ricchi bevevano in bicchieri di cristallo o mezzo cristallo fabbricati in Boemia o a Murano; la borghesia usava bicchieri di ceramica, di gres, di metallo (stagno); il popolino e gli avventori delle taverne utilizzavano ciotole di legno XVII sec. - In questo secolo si diffonde il bicchiere variamente ricamato, per mezzo di incisioni fatte con punte di metallo o di diamante. Si può far risalire a quest’epoca la produzione di bicchieri adatti ad una corretta degustazione 1600 - La fusione del vetro avviene a 1600 °C, praticamente l’attuale temperatura di esercizio 1600 - Risale a quest’epoca la bottiglia chiamata “Poirinetta”, dal nome della zona piemontese di origine 1600 - Viene stampato il primo volume che tratta della lavorazione del vetro, “L’arte di fare il vetro”, di Antonio Neri 1612 - Editto di Giacomo I re d’Inghilterra che costringe i vetrai ad impiegare il carbone invece della legna per i forni. Ne scaturisce la possibilità di realizzare vetri scuri molto resistenti 1615 - Prima bottiglia a bulbo con collo corto che si diffonderà rapidamente nei decenni successivi 1627 - In Provenza inizia la produzione industriale dei tappi di sughero, a quei tempi realizzati in forma conica per aderire ai colli irregolari delle bottiglie 1650 circa - George Ravenscroft, chimico e vetraio inglese, studia un nuovo miscuglio di materie prime per il vetro e, introducendo il piombo e il manganese, ottiene il cristallo al piombo, nome che perdura semplicemente come cristallo 1675 - William Rittenhouse fonda la prima cartiera in America 1690 - L’abate Dom Perignon utilizza il sughero per imbottigliare il suo spumante, sostituendolo agli “zipoli” di legno 1690 circa - Primi tentativi di ancoraggio del tappo monopezzo in sughero spagnolo per bottiglie pesanti da spumante. All’inizio erano mezzi empirici, spago o simili, come d’altronde lo stesso processo produttivo XVIII sec. - Aumenta l’impiego dei recipienti di vetro. Si costruiscono anche grossi bottiglioni molto pesanti, spesso rivestiti con vimini per ridurre i rischi di rottura e disporre di manici per il trasporto (precursori delle attuali damigiane) 1700-1900 - Villafranchi scrive che il Chianti veniva commercializzato in fiaschi perché meglio difeso dal deterioramento che poteva invece subire nelle botti, a causa della diminuzione di volume dovuta all’evaporazione 1700 - I produttori di Champagne ottengono un decreto regio che liberalizza la commercializzazione in bottiglia di questo vino 1728 - Huntsman mette a punto il primo processo di produzione dell’acciaio, attualmente non più utilizzato 1740 - Vengono regolamentati in Piemonte il metodo di costruzione ed il controllo della capacità della brenta (Ratti) 1750 - Lo svedese Cronsted isola il nichel 1751 - In Inghilterra viene costruito il primo impianto industriale per la produzione del cemento 1756 - L’abate palermitano Meli riferisce che in Sicilia si vinifica entro tini in muratura con una volta simile a quella di un forno; l’apertura superiore si chiudeva con una lastra di pietra 1771 - Su commissione di John Woodhouse parte da Marsala il primo carico del celebre vino: 60 fusti da 412 litri, detti “pipe” 1773 - Si diffonde in Inghilterra, a fine secolo, la produzione del cristallo 1790 - Il francese Vauquelin scopre il cromo 1798 Botte totalmente cerchiata di legno. Contenitore in pietra di Luserna ottenuto per assemblaggio di sei pareti murarie (Museo Bersano) Contenitori per uve (Museo Ratti) Piccole botticelle impiegate per il viaggio (Museo Ratti) Particolare di portella (Museo Ratti) Botte allungata e stretta, con sezione ellittica per aumentarne la stabilità, denominata “carrà” utilizzata per i trasporti (Museo Ratti) Bottiglioni di tutte le forme e dimensioni, alcuni rivestiti per facilitarne il trasporto. La damigiana, nata successivamente, è caratterizzata dalla forma panciuta e dagli spessori del vetro molto più limitati (Museo Ratti) Bottiglie e bottiglioni di varie capacità (Museo Ratti) Già nell’antichità si producevano botti di grandi dimensioni. Purtroppo non esistono reperti antichi di botti perché i contenitori non più idonei venivano utilizzati come legna da ardere (Fontanafredda)