Terzo volume della collana BACCO DIDATTICO, dedicato a tutti quegli elementi che accompagnano l'uva dal ricevimento in cantina alla bocca del consumatore.<br>"Contorni del Vino", curato dal coordinamento scientifico di Vit.En, dissemina conoscenze sul mondo dei contenitori vinari. Attraverso dettagliati capitoli che esplorano la storia e l'evoluzione dei contenitori - dalle botti di legno ai serbatoi di PRFV e metalli - fino ai tappi, alle chiusure alternative e agli accessori, il libro offre una panoramica esaustiva. Con approfondimenti sui rivestimenti, l'imballaggio, i tappi di sughero e le chiusure innovative, questa guida rivela la complessità e l'importanza dei dettagli nel processo enologico. Una risorsa fondamentale per comprendere e apprezzare l'importanza dei contorni nel mondo del vino.

PRESENTAZIONE

AUTORI

CAPITOLO 1. STORIA DEI CONTENITORI

Origini - ‘800

Anni ‘900 - 1700

Anni 1800 - 1900

Anni 1900 - 1970

Dal 1970 ad oggi

CAPITOLO 2. BOTTI DI LEGNO

Essenze legnose per botti

Legno di rovere e provenienza geografica

Anatomia e composizione chimica del legno

Caratteristiche fisiche del legno per botti

Scelta del legname

Taglio delle doghe

Stagionatura del legname

Costruzione delle botti piccole

Costruzione delle botti grandi

Accessori

Tipologia dei contenitori di legno

Conservazione e manutenzione delle botti di legno

Rapporti legno-vino

CAPITOLO 3. VASCHE DI MURATURA E CEMENTO ARMATO

Costruzione e utilizzo

Manutenzione e rivestimenti interni

CAPITOLO 4. SERBATOI DI PRFV

Composizione dei PRFV

Costruzione serbatoi di PRFV

Caratteristiche tecniche e tipologie di serbatoi di PRFV

CAPITOLO 5. SERBATOI METALLICI

Metalli impiegati

Acciai inossidabili: costituenti e finiture

Costruzione dei serbatoi: saldature

Costruzione: materiali e progettazione

Assemblaggio e condizionamento termico

Costruzione: accessori e rifiniture

Manutenzione e conservazione

Tipologie di serbatoi metallici

CAPITOLO 6. ACCESSORI PER VASI VINARI E TUBAZIONI

Valvole

Raccordi

Portelle e chiusini

Tubazioni mobili e fisse

Altri accessori

Condizionamenti termici e dei gas

CAPITOLO 7. RIVESTIMENTI E LOCALI DI CANTINA

Materiali per rivestimenti

Distribuzione dei rivestimenti

Pavimenti

Pareti e soffitti

CAPITOLO 8. CONTENITORI DI VETRO

Caratteristiche del materiale

Composizione e proprietà del vetro

Produzione della bottiglia

Caratteristiche delle bottiglie

Damigiana e fiasco

CAPITOLO 9. ALTRI CONTENITORI

Bag in box

Polietilene tereftalato

Poliaccopiati e contenitori metallici

Lattine e fusti di acciaio

CAPITOLO 10. TAPPI DI SUGHERO

Le sugherete

Produzione del sughero

Caratteristiche del sughero

Produzione dei tappi

Rapporto sughero-vino

CAPITOLO 11. CHIUSURE ALTERNATIVE

Tappi sintetici: processo produttivo

Tappi sintetici: caratteristiche tecniche

Tappi a vite: processo produttivo

Altre chiusure

Altre chiusure e gabbiette

CAPITOLO 12. ABBIGLIAMENTO DELLE BOTTIGLIE

Capsule

Etichette ed etichettatura

CAPITOLO 13. IMBALLAGGI PER BOTTIGLIE

Cartone ondulato

Altri imballaggi

CAPITOLO 14. L’ULTIMO CONTORNO

Bicchiere

CAPITOLO 15. CONTROLLO QUALITÀ

Principi teorici

Controllo delle materie sussidiarie in cantina

BIBLIOGRAFIA

INDICE ANALITICO

ELENCO DITTE

capitolo 7 RIVESTIMENTI E LOCALI DI CANTINA Pavimenti Albino Morando piastrellatura, leghe, resine, sanificazione KEYWORDS La scelta della finitura superficiale del pavimento per la cantina è sempre stata complessa, perché le esigenze sono molte e talvolta contrastanti. Dall’elenco delle caratteristiche richieste ad un buon pavimento appare evidente l’inadeguatezza delle superfici di cemento per la scivolosità, porosità e difficoltà di sanificazione. (A) Copertura continua, senza interruzioni, fessure, anfratti nei quali si può annidare lo sporco; superficie rugosa per evitare scivolamenti agli operatori anche con totale bagnatura, ma allo stesso tempo non porosa, facile da pulire e da sanificare; resistenza all’acqua calda, possibilmente al vapore fluente, agli aggressivi chimici presenti nel vino, nelle fecce e nelle soluzioni di lavaggio; resistenza al passaggio pedonale o pesante, oltre al peso dei serbatoi che insistono sulla medesima zona. (A) - Caratteristiche di un buon pavimento di cantina Piastrellatura La piastrellatura, da sempre utilizzata in cantina, presentava in passato problemi legati alla sanitizzazione soprattutto delle “linee di fuga”, ovvero i giunti tra le piastrelle dove lo spazio è angusto e tale da facilitare l’accumulo dello sporco su cui si possono instaurare colonie di muffe e batteri. Tale problema è oggi risolto grazie alle moderne tecnologie che mettono a disposizione piastrelle e leghe cementizie dotate di altissima resistenza meccanica e chimica, con la possibilità di pulizia e sanificazione ai massimi livelli . Il tutto ovviamente condizionato da una posa ineccepibile fatta da imprese esperte (B) (C) . Il pavimento deve essere collegato alle pareti, ai tombini per lo scarico delle acque di lavaggio e altri dispositivi sopraelevati (basamenti di serbatoi, chiusini di vasche sottostanti, ecc.) con appositi smussi che evitino gli angoli a 90° (D - H) . (B) - La piastrellatura del pavimento della cantina rimane una soluzione valida dal punto di vista tecnico e difficilmente sostituibile da quello estetico (Mombrini - Castello di Cigognola) (C) - Durata e funzionalità dei pavimenti sono legate ai materiali ed alla cura della posa (Mombrini) (D) - Gli angoli tra pareti e pavimento sono le parti più delicate che andrebbero trasformate (con apposite piastrelle o dispositivi di acciaio inox) in modo da facilitare la pulizia (Giaretta Italia) (E, F) - Pavimentazioni di Klinker antisdrucciolo, resistenti agli acidi, ai passaggi meccanici, agli sbalzi termici ed all’usura e con bassissimo coefficiente d’assorbimento. Le resine epossidiche e i sistemi di drenaggio di acciaio inox che le completano garantiscono superfici di qualità adatte alle esigenze di locali a norma (Giaretta Italia) (G, H) - Il pavimento va sempre raccordato alle superfici verticali con adeguato smusso degli angoli, realizzabile con piastrelle apposite o altri manufatti analoghi (Mombrini) Rivestimenti per pavimenti La tecnologia moderna mette a disposizione preparati a base di resine polimeriche (epossidiche, acriliche, poliuretaniche) che possono soddisfare qualsiasi esigenza . Per ottenere un buon risultato da un pavimento, oltre al tipo di rivestimento è necessaria una perfetta sistemazione delle pendenze e delle scoline, che devono assicurare il razionale deflusso delle acque. Inoltre deve essere ben curato il raccordo con le superfici verticali (pareti), per evitare zone di ristagno della sporcizia o angoli difficilmente sanificabili. (I, L) (I, L) - Alcuni esempi di soluzioni alternative alle piastrelle per la rifinitura dei pavimenti, applicabili sia su pavimentazioni nuove che su vecchie piastrelle (evitando così l’oneroso asporto): apposite resine ad elevata resistenza meccanica e chimica che producono superfici antisdrucciolo di facile pulizia e sanificazione (Pava Resine)

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