capitolo 8 CONTENITORI DI VETRO Caratteristiche del materiale Roberto Dall’Igna, Martina Scarpa Produzione, commercializzazione, riutilizzo, risparmio, ecologia KEYWORDS Statistiche Secondo la European Container Glass Federation (FEVE), associazione no-profit alla quale fanno capo i produttori di vetro cavo, l’Unione Europea detiene il primato nella produzione di contenitori di vetro (21 milioni di tonnellate ogni anno), impiegando nel settore 40.000 persone attraverso 140 aziende capaci di completare internamente l’intero ciclo produttivo, che parte dal materiale di base fino ad arrivare al prodotto finito, pronto all’utilizzo . (A, B) Pur nella sua antichità, il vetro è un materiale estremamente moderno ed ecologico in quanto totalmente , igienicamente sicuro e tecnicamente affidabile. La sua origine risale probabilmente intorno al 3.000 a.C. ad opera dei Fenici, rimanendo ad un livello artigianale per millenni, prima di trasformarsi in un vero prodotto da industria, con innumerevoli applicazioni, negli ultimi due secoli. riciclabile Il settore del include la fabbricazione degli imballaggi di vetro (bottiglie, fiaschi e damigiane), flaconeria per uso farmaceutico e cosmetico oltre la produzione di vasi alimentari e per uso domestico. vetro cavo Si tratta di un materiale che necessita di sofisticati impianti tecnologici per la trasformazione della materia fusa, passati da una gestione manuale a semiautomatica e automatica, che richiedono forme di industrializzazione consolidate, come quella del nostro Paese . (C) Riciclo del vetro per uso alimentare Il vetro è considerato un materiale a bassissimo impatto ambientale perché può essere riciclato sia come contenitore riutilizzabile più volte (vuoto a rendere) sia come materiale da rifondere . Infatti è tutt’oggi discretamente diffusa, fra le cantine medio piccole, la pratica del recupero dei vuoti che vengono ritirati presso il cliente, lavati e riutilizzati. Essa rappresenta la totalità considerando recipienti particolari quali damigiane e doppilitri, ma mantiene un certo interesse e valore economico anche per quanto riguarda le bottiglie normali. (D) Inoltre, come ben noto, il vetro raccolto nelle apposite campane ritorna alle vetrerie e può essere rifuso infinitamente senza degrado qualitativo . Ciò permette un notevole risparmio non solo in termini di smaltimento, ma anche in materie prime e consumo energetico. Basti pensare che per ogni kg di rottame di vetro per contenitori riciclato si risparmiano ~500 kJ di energia primaria, che nel caso di materie prime è richiesta dal calore latente di fusione; l’energia risparmiata è ulteriormente amplificata dal fatto che il rendimento del forno è inferiore all’unità. (E, F) (G, H) Va però sottolineato come da materiale riciclato si possa ottenere solo vetro di colore verde o ambra, con piccole correzioni della composizione. Nel caso di vetro bianco o mezzo bianco sarebbe necessario usare vetro del medesimo colore oggi non disponibile sul mercato in quantità sufficiente; si stanno studiando sistemi per permettere una migliore separazione del rottame di vetro nei vari colori e migliorare quindi l’efficienza del riciclaggio. (A) - Il vetro rappresenta il materiale ideale nella conservazione del vino anche per lunghissimi periodi di tempo. Esso infatti abbina preziose caratteristiche di inerzia chimica, resistenza meccanica e impermeabilità all’ossigeno (B) - Nelle moderne vetrerie viene posta la massima attenzione al recupero energetico e alla emissione di inquinanti, con vantaggi economici ed ambientali, documentati da statistiche che confermano il costante progresso di questo materiale (Vetreria Etrusca) In Italia, nel 2009, sono state prodotte 3.468.997 tonnellate di vetro, con un calo del 9,54% rispetto al 2008. In dettaglio, nel settore del bottigliame, (2.965.113 t) è avvenuta una flessione del 9,23% rispetto all’anno precedente. I dati di mercato registrano 261.368 t di bottiglie importate ed un export di 227.966 t con relativo saldo di 33.402 t, per un consumo pro-capite di kg. 49,94. (Stime Assovetro). Secondo le valutazioni della GIMAV (Associazione Italiana Fornitori Macchine, Accessori e Prodotti Speciali per la Lavorazione del Vetro) sia la produzione di vetro cavo che l’import-export confermano una riduzione dal 2007 al 2009 che, con riferimento al settore produttivo, si aggira a -9,55%, segno evidente della crisi globale. Un’ulteriore ragione del calo è un de-stoccaggio nel 2009 degli eccessi produttivi dell’anno precedente. Tuttavia se si prende in considerazione l’intero decennio 1999-2008 si rileva un incremento medio annuo dell’1,8%. Ciò è senz’altro dovuto agli investimenti di molte vetrerie in ricerca e innovazione, invertendo così un trend che negli anni ’80 sembrava aver raggiunto il capolinea e dato avvio ad un preoccupante declino. Un’altra ragione del successo è la capacità delle aziende di creare prodotti “personalizzati” laddove si tendeva ad un’eccessiva standardizzazione, compreso il settore delle bevande in genere (acqua, alcolici, vino). (C) - Situazione in Italia Un aspetto importante dal punto di vista statistico è il riciclo del materiale. Nel 1997 è nato il CO.RE.VE, consorzio per il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro generati nel nostro Paese. Ne fanno parte i produttori di vetro cavo meccanico (95%) e gli importatori, imbottigliatori e grossisti (5%). Dai risultati della sua attività attinenti al periodo 1998-2009 si rileva una costante crescita e il tasso di riciclo è passato dal 39% del 1998 ad addirittura il 66% rilevato a fine 2009. Ciò ha portato notevoli vantaggi dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente consentendo una riduzione dell’estrazione delle materie prime come sabbia, soda e carbonati di circa 2.787.393 t. Dal punto di vista energetico si è avuto un risparmio di 1.080.332 MWh (media dei consumi europei) e si è evitata l’emissione di 1.780.167 tonnellate di CO2 nell’atmosfera.Nel 2009 il consorzio ha raccolto 1.138.000 t di vetro (il 71% del totale nazionale, il restante 29% spetta a gestioni indipendenti). (D) - Il riciclo del vetro (E, F) - Il riciclo del vetro ha raggiunto elevate percentuali che sembrano destinate ad aumentare anche grazie alla sempre maggiore sensibilità pubblica verso i problemi ecologici ed ambientali (Vetreria Etrusca) (G) - Le materie prime vengono approvvigionate il più vicino possibile alle vetrerie, anche per limitare i costi di trasporto, compatibilmente con la disponibilità in zona (Vetreria Etrusca) (H) - La maggior parte delle materie prime sono secche e per evitare un eccessivo spolverio è preferibile usare sabbia umida. Dal momento che la quantità di acqua della miscela vetrificabile condiziona il consumo termico del forno è importante che l’umidità sia costante e controllata (Verallia -Saint Gobain)