capitolo 1 STORIA DEI CONTENITORI Anni 1900 - 1970 Albino Morando, Daniela Bussi Resine, acciaio inox, tappi, Tetra Pak, PVC KEYWORDS - Charmat migliora ulteriormente la tecnica ed i contenitori a tenuta di pressione per la produzione degli spumanti e dà il nome al processo 1907 - Inizia la produzione della bachelite 1909 - In data 17 ottobre e 20 dicembre Pasel, metallurgista della Krupp, deposita due brevetti relativi ad acciai austenitici con il 18% di cromo e l’8% di nichel: nasce l’acciaio inossidabile 1912 A Malmöe, in Svezia, Maurere e Straus, funzionari della ditta Krupp, presentano la lega ferro-cromo-nichel in grado di non arrugginire 1912 - - Dantsizen, ricercatore della General Electric (USA), produce il primo acciaio inossidabile ferritico (ferro-carbonio-cromo) 1914 - Antonio Sannino riferisce della costruzione di vasche di cemento armato ed afferma: “L’idea di questi recipienti si deve a Monier, giardiniere parigino…”. Con l’inizio del secolo si diffonde la costruzione di vasche di cemento armato 1915 - La produzione industriale degli acciai inossidabili si diffonde e, dopo i primi impieghi relativi a valvole per motori e coltellerie, inizia una fase di espansione e di nuove applicazioni, ancora oggi ininterrotta 1920 - Viene realizzata la macchina denominata “printer-slotter” che consente di preparare la scatola di cartone con un solo passaggio effettuando taglio, rifilatura e stampa. Prima si utilizzavano due macchine: una per la stampa ed una per i vari tagli 1920 circa - Realizzazione di tini con rimontaggio automatico (tini anfora) 1922 - La casa vinicola Cora acquista l’impianto originale Charmat costituito da autoclavi da 22 e 44 hL. Altri due impianti analoghi vengono acquistati da Fontanafredda e da Martini e Rossi 1923 - Prime esperienze, negli Stati Uniti, di chiusure con capsule a vite 1924 - Cogne è la prima acciaieria italiana che produce acciai inossidabili. Seguono Falk (1932), Ilssa Viola (1939), Acciaierie di Bolzano (1940), Fiat (1954-55), Terninoss (1964), Di Caprio (1981) 1925 - Rajmond Brunet nel libro “Manuel de Tonnellerie” riferisce che la Francia importava dall’Austria, via Trieste, doghe di rovere da costruire più di tre milioni di barriques ogni anno 1925 - Utilizzo del tappo a vite per le bottiglie di whisky 1926 - Compare il cemento precompresso inventato dal francese Freyssinet 1928 - Carothers scopre una nuova fibra poliammidica, il nylon 1930 - Prime prove di utilizzo del tappo a vite su vino da parte dell’Università della California 1930 - Si conducono i primi esperimenti per la produzione di tappi da spumante, costituiti in parte da agglomerato e in parte con rondelle di sughero Anni ‘30 - In Germania nasce una gabbiettatrice semiautomatica prodotta dalla Oto-Sick, con il marchio Dratomat Anni ‘30 - Collins della Du Pont scopre il policloroprene (neoprene) oggi utilizzato per accessori elastici 1931 - La società inglese Metal Closures e la consorella americana Alcoa brevettano la chiusura mediante tappo a vite con anello di garanzia (sistema Piferproof) 1932 - Prime etichette autoadesive (collante a base di caucciù) a contorni arrotondati prodotte negli Stati Uniti da Stanton Avery 1935 - Inizia la costruzione delle vasche prefabbricate monoblocco 1935 circa - Un chimico svizzero della Ciba Geigy scopre le resine epossidiche 1938 - Per il rivestimento interno delle vasche di cemento si utilizza il flintkote (emulsione bituminosa dispersa in soda caustica) oggi non più ammesso 1940 circa - Iniziano gli studi sul contenitore tetraedrico in poliaccoppiato 1943 - A Canelli vengono installate, dalla ditta Gianazza di Legnano, le prime autoclavi prodotte in Italia 1945 - Ciba Geigy presenta i primi brevetti sulle resine epossidiche per impieghi nel campo degli incollaggi e della protezione delle superfici 1945 - Le etichette autoadesive vengono esportate in tutto il mondo 1947 - Cremaschi realizza in Argentina il primo vinificatore in continuo. Si tratta di un grande recipiente di cemento armato (3800 hL di capacità) di forma parallelepipeda con fondo a tronco di piramide rovesciata e tetto a cielo aperto 1948 - Si affermano le valvole a “maschio” le cui dimensioni erano correlate al tipo di serbatoio o macchinario in uso ed erano fornite di un attacco filettato. Il diametro variava inizialmente da 30 a 50 mm, poi la necessità di aumentarlo richiese un raccordo più rapido (diametro fino a 100 mm e successivamente fino a 150 mm) chiamato “morsetto” o Garolla, dal nome del suo ideatore Anni ‘50 - Viene migliorata la produzione dell’agglomerato in sughero, modificando la tecnica di produzione Anni ‘50 - Il 18 maggio viene presentata alla stampa la confezione tetraedrica 1951 - Il sistema Pliferproof viene introdotto in Italia dalla Alucaps Italiana; si diffonderà rapidamente per vini liquorosi e vermut, liquori e vini comuni 1952 - Inizia il confezionamento dei contenitori Tetra Pak. Da allora sono state prodotte nel mondo centinaia di miliardi di confezioni 1952 - Prime bottiglie di PVC sperimentate in Francia 1955 - La legge Nazionale n. 759 del 18/7 considera la quercia da sughero una pianta protetta 1956 - A Ivrea, Bruno Getto inventa una macchina per produrre gabbiette 1956 - In Germania viene sviluppato il polipropilene 1957 - La commissione nominata dall’Accademia Nazionale di medicina della Francia, a seguito delle prove tecniche eseguite, tra gli altri, dall’Istituto Pasteur, esprime parere favorevole all’impiego del polipropilene in campo enologico 1957 - Il Corriere vinicolo n. 18 del 5 maggio pubblica la notizia che in Russia sono stati fabbricati tappi per spumante in polietilene circondati da un anello di sughero 1958 - Fermentini metallici automatici di ferro smaltato con scarico dall’alto 1958 - Negli USA fa la sua comparsa la lattina di banda stagnata 1958-59 - La legge n. 13 della Regione Sardegna regolamenta la coltivazione della sughera, l’estrazione del sughero, ecc. 1959 - Primi impieghi di collanti acrilici (dispersioni in acqua) per l’applicazione di etichette autoadesive 1960 - Si eseguono i primi rivestimenti di vasche di cemento con lastre di PVC 1960 - Vengono sperimentati diversi rivestimenti per i contenitori e gli accessori dell’industria enologica. Tra questi le resine formofenoliche (ormai diffuse), le resine epossidiche considerate molto interessanti, le resine poliuretaniche e quelle viniliche 1960 - Prima macchina a riempimento asettico TBA (Tetra Brik Aseptic) 1961 - Si conducono le prime prove comparative su vari vini del tappo a vite utilizzando diverse guarnizioni 1961 - In Francia vengono sperimentate per il vino le bottiglie di PVC 1962 - In Svezia viene presentata la confezione Tetra Brik 1963 - Prime utilizzazioni del P.R.F.V. in campo enologico 1963 - Primi test comparativi tra tappi di sughero e a vite 1963-1970 - Primi esperimenti di confezionamento del vino in contenitori di banda stagnata (Beaujolais - Francia) 1964 - Inizia l’applicazione diffusa delle resine epossidiche su vasche di cemento e di acciaio 1965 - Si diffonde l’impiego delle resine epossidiche per i vasi vinari di cemento e di ferro smaltato, per gli accessori (portelle, interni di tubazioni, pozzette di raccolta) e per altre attrezzature di cantine (bigonce, pigiatrici, pompe, presse, filtri, piccoli contenitori, ecc) 1965 - Si sperimenta, in Italia, il confezionamento del vino in lattina 1965 - Grande sviluppo delle botti, prevalentemente di grandi dimensioni, destinate all’invecchiamento di Barolo, Barbaresco, Chianti, Brunello di Montalcino, Montepulciano, Vini della Valtellina, del Trentino Alto Adige e del Veronese 1965-1975 - Nelle capsule Pliferproof viene applicato un tappino di polietilene atto ad aumentare la tenuta 1967 - Iniziano i primi esperimenti di scelta delle rondelle con sistema elettronico Anni ‘70 Costruzione sul posto di serbatoi di cemento Spaccato di una vasca per la filtrazione del Moscato (Museo Viten) Vasca di cemento con coperchio galleggiante rivestita con flintkote Costruzione del coperchio di un serbatoio di cemento armato Batteria di moderne vasche di cemento, munite di portella e accessori di acciaio inossidabile. Tale disposizione preserva il vino da sbalzi termici, favorendo l’innesco della fermentazione malolattica (CLC Vasche) Batteria di autoclavi di ferro smaltato perla produzione di spumante con metodo Martinotti Raccordi con attacco tipo “Garolla”, maneggevoli e rapidi, rappresentano ancora oggi un accessorio indispensabile in cantina Macchina rudimentale per confezionare le gabbiette da apporre ai vini spumanti In questo periodo storico convivono in cantina diversi materiali, dal cemento al ferro smaltato, dal PRFV al legno, quanto mai attuale in quegli anni. Ovviamente l’acciaio era solo occasionale.