capitolo 11 CHIUSURE ALTERNATIVE Altre chiusure e gabbiette Stefano Gozzelino, Albino Morando materiale plastico, polietilene, capsula, dratomat, cintura libera KEYWORDS Capsule a vite di polietilene Diffusissime per il settore liquoristico e quello delle bevande gassate, nel settore enologico non hanno trovato grande impiego, se non per il confezionamento di vini di pronto consumo in contenitori PET da 1,5 - 3 e 5 litri. Accorgimenti particolari e impiego di materie prime scelte consentono di applicare queste chiusure anche nei casi di bottiglie sottoposte a trattamento di pastorizzazione ( ). A, B Tappi a strappo Sono costituiti da una capsula di alluminio che ne consente l’aggraffaggio al collo della bottiglia e da una guarnizione di materiale plastico (polietilene, PVC, polipropilene, ecc.) che garantisce l’aderenza della chiusura sulla baga. La resistenza alla pressione di questa chiusura è molto limitata, per cui può essere impiegata su vini tranquilli o leggermente frizzanti purché non vengano sottoposti a pastorizzazione. Uno dei vantaggi di questo tipo di chiusura è quello di consentire l’apertura senza l’ausilio di attrezzi specifici ( ). C Tappi a Pressione : per i vini frizzanti e per gli spumanti comuni si può impiegare una chiusura economica costituita da un tappo a fungo realizzato in polietilene a bassa densità ( ). Tappi a fungo di polietilene D Alla gabbietta che in questo caso è di tipo semplificato, senza cappellotto, si affida il compito di ancorare la chiusura per resistere alla sovrappressione. Vengono prodotti tappi alettati, dotati di maggiore tenuta alla pressione (sino 5 bar) ed altri lisci utilizzabili su vini frizzanti con pressione non oltre i 2,5 bar. I tappi vengono prodotti mediante stampaggio partendo da granulo vergine di polietilene della migliore qualità, esente da additivi e plastificanti che possano dare cessioni al vino. Lo stampaggio viene eseguito in automatico con presse oleodinamiche che possono produrre sino a 10.000 pezzi/ora. L’inconveniente maggiore di questa tipologia di chiusura è la permeabilità intrinseca ai gas (CO ossigeno) che ne consiglia l’impiego solo su vini a breve ciclo commerciale. 2 , : costituisce una chiusura proposta di recente che abbina ad un tappo a pressione la capsula di chiusura. L’apertura è agevolata dall’apposita linguetta di polietilene anulare. Tale sistema di tappatura permette la richiusura del contenitore tutte le volte che si desidera. Tappi con capsula ( ) A - Esempi di chiusure a vite di polietilene. Presentano il vantaggio di poter essere riutilizzate dopo la prima stappatura ( Alplast ) ( ) - Tappi a vite di PET ( ) B Alplast ( ) - La linguetta che caratterizza il tappo a strappo favorisce l’apertura della bottiglia senza l’ausilio del cavatappi C ( ) - Il tappo a pressione consente un solo utilizzo, in quanto durante l’apertura della bottiglia viene compromessa in maniera irreversibile la funzionalità delle alette ( ) D Labrenta Gabbiette L’ancoraggio del tappo a fungo per i vini frizzanti e spumanti è sempre assicurato dall’apposizione di una gabbietta che eviti l’espulsione della chiusura e la fuoriuscita di prodotto causata dalla pressione interna alla bottiglia che può raggiungere anche i 5-6 bar. La gabbietta è costituita da un filo metallico (acciaio ricotto, zincato e/o verniciato) opportunamente sagomato e, se necessario, dotato di un cappellotto metallico che consente di comprimere il tappo, senza danneggiarlo, contro la baga del contenitore . Esistono tre tipologie di gabbiette: (E, F, G) “ ” con cappellotto, formata da un unico filo di ferro con diametro di 1 mm; dratomat “ senza cappellotto, con unico filo di diametro 0,95 mm; dratomat” “ ” prodotta con analogo filo, ma costituita da due parti, il corpo o stella che avvolge il tappo (diametro 0,95 mm) e la cintura di base che si aggrappa al collo della bottiglia (con diametro di 1 mm). Questo modello presenta il vantaggio della perfetta adattabilità al contenitore migliorandone notevolmente gli aspetti estetici e di applicazione della capsula. a cintura libera Il cappellotto è ottenuto tramite una lavorazione per deformazione plastica di imbutitura a partire da un disco o striscia di lamiera in banda stagnata. Si parte da due bobine di filo di acciaio dolce (una sola se la gabbietta risulta essere monofilo) che può essere zincato o laccato e da un tubo di dischi e/o da lastra di banda stagnata. Dapprima viene realizzata la formatura del corpo della gabbietta, in seguito si procede con la piegatura delle 4 gambe del corpo. In questa fase viene inserito il filo di cintura. Si forma quindi il cappellotto che verrà successivamente inserito nella gabbietta. La produzione avviene in stabilimenti specializzati con linee ad elevata automazione che riescono a fornire un prodotto di elevata precisione nelle dimensioni . La corretta applicazione della gabbietta è importante per una perfetta tenuta e per un impeccabile risultato estetico, a tale scopo si ricorre a sistemi di distribuzione e serraggio automatici o semi automatici, i quali minimizzano gli errori. (H, I) ( ) - La gabbietta offre la possibilità, nella parte superiore, di personalizzare la confezione a piacimento ( ) E ICAS ( ) - La gabbietta può essere applicata sia a tappi di sughero, sia sintetici, sia “a pressione”. Negli ultimi due casi non è obbligatorio il cappellotto, dal momento che non sussiste il rischio di rovinare la chiusura sintetica ( ) F ICAS ( ) - Il tappo di sughero adatto alla chiusura di vini spumanti assume la classica conformazione “a fungo” solo dopo l’apposizione della gabbietta, che assicura la tenuta anche qualora la bottiglia venga conservata a temperature piuttosto elevate, che favoriscono l’aumento della pressione interna ( ) G ICAS ( ) - Le gabbiette sono sottoposte ad opportuni controlli che verifichino la rispondenza tecnologica ai parametri richiesti. In particolare a sinistra viene mostrato un dinamometro per lo sforzo di estrazione e a destra una macchina gabbiettatrice da laboratorio ( ) H ICAS ( ) - Le gabbiette vengono prodotte in serie da macchine caratterizzate da elevata capacità oraria prima di venire confezionate in casse e consegnate ( ) I ICAS